Le scalinate di San Boardnardino, altro che le piste di Cortina...

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09 Febbraio 2012   10:14  

Ci vuol poco in fondo a ricreare concretamente  l'oramai mitico tessuto sociale nella città terremotata, di cui  chiacchierano da anni ormai attempati subcommissari,  vecchi sapienti della ricostruzione, consulenti e progettanti in cerca di bandi e finanziamenti. Può bastare poco, e zero euro, per riportare la vita e il sorriso nel centro storico dell'Aquila. Può bastare ad esempio una discesa ben innevata, come l'antica scalinata di san Bernardino, o meglio San Boardnardino, giovani fantasiosi e intraprendenti che si fanno venire l'idea, e poi un paio di sci, un bob, uno slittino ma anche sacchi del'immodizia, camere d'aria, pezzi di plastica. 

Scrive Giulia Consales sul Corriere Peligno

''Chi ha detto che lo sport si fa solo in palestra? Tra case terremotate e vicoli chiusi gli aquilani hanno riscoperto la bellezza del centro storico imbiancato. Una nevicata così non si vedeva dal 1956, molte cose da allora sono cambiate, ma per fortuna una è rimasta immutata: la scalinata di San Bernardino. Adulti e bambini, gente di tutte le età, armati di sacchetti, pezzi di plastica, cartelli, pale e bob, hanno creato due piste differenti e si divertono ormai da giorni a scivolare giù per la scalinata più amata dagli aquilani. Un lavoro straordinario è stato fatto però dai ragazzi e dal comitato 3e32 che, armati di pale e tanta allegria, hanno allestito accanto alle piste per il bob, un piccolo snowpark accessibile a tutti, dove poter fare salti e acrobazie con sci e tavole da snowboard.
C’è stato un tempo in cui sciare in centro era la normalità. I nonni raccontavano di splendide giornate di festa passate a scivolare giù per queste vie, o addirittura di vere e proprie gare di sci organizzate al Vicolaccio, oggi via Sallustio. Queste storie evocavano una magia, lontana e irraggiungibile, che ci lasciava, a bocca aperta, ad immaginare quanto sarebbe stato bello vivere quell’esperienza. È questo il regalo più bello che ci ha fatto questa rara nevicata. Forse le case dal terremoto sono morte, ma la città è sicuramente viva. Ci perdonerà quindi il caro santo se il suo nome è stato goliardicamente modificato per l’occasione in San BoardNardino e utilizzato per creare un Blog che raccolga emozioni, foto e avvenimenti. E ci perdoneranno forse coloro che vivono il disagio della neve, se noi continuiamo a sperare in qualche altro fiocco che prolunghi il divertimento. Potete seguire tutto questo su http://sanboardnardino.wordpress.com/ , oppure partecipare direttamente alla festa a San Bernardino, L’Aquila.''

 

San Boardnardino vol.2 from san boardnardino on Vimeo.


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