Legge anti-sindaci: il Pd solo contro tutti

Domani in consiglio si tenta l'abrogazione

30 Luglio 2008   13:14  

Si prevede una seduta incandescente domani in consiglio regionale. All'ordine del giorno c'è infatti l'abrogazione della legge regionale 51 del 2004, meglio conosciuta come legge anti-sindaci. Essa, lo ricordiamo, dichiara ineleggibili i sindaci dei comuni sopra 5mila abitanti, gli assessori e presidenti di Province, presidenti e componenti di Cda di aziende pubbliche, enti strumentali e società partecipate, oltre ai dipendenti regionali. Unica possibilità per costoro per partecipare alle prossime elezioni regionali era quella di dimettersi entro una settimana dallo scioglimento del consiglio, e il termine, come noto, è scaduto alla mezzanotte di ieri.

Una legge vergognosa che abrogheremo”, aveva promesso l'ex presidente della regione Ottaviano Del Turco. E domani, su proposta di dieci consiglieri del Pd, ci si proverà, forse fuori tempo massimo.

Ad essere favorevole all'abrogazione nella maggioranza pare essere infatti solo il Partito democratico. L'Italia dei valori definisce invece " inutile e demagogico il tentativo di voler forzare le regole del gioco quando questo è ormai fatto". Rifondazione con Maurizio Acerbo sottolinea che "l'abrogazione della legge non rientra nella normale amministrazione che il consiglio, formalmente sciolto, ha facoltà di affrontare". Gianni Melilla di Sinistra democratica taglia corto: “Tanto non ci sono i numeri per abrogare la legge”.

L'opposizione giudica da parte sua illegittima un'eventuale abrogazione ed impugnabile. E promette battaglia. ”Invece di preoccuparsi delle macerie che hanno loro lasciato sul terreno – afferma ad il capogruppo di Forza Italia Nazario Pagano – la maggioranza si preoccupa del fatto che chi ha chiesto i voti alla gente per fare un certo mestiere, il sindaco o il presidente di provincia, adesso improvvisamente scopre di voler fare altro.” Il senatore di Alleanza nazionale Fabrizio Di Stefano accusa: “Cambiare le regole della competizione a partita in corso è l'ennesima testimonianza dell'irresponsabilità del centro-sinistra”.

Ed anche nel Partito democratico il fronte si spacca: basti la posizione fortemente critica della presidente regionale del partito Stefania Pezzopane, e quella dell'assessore Mimmo Srour, che è facile profeta nel prevedere, per domani in consiglio, un clamoroso autogol da parte del suo partito.

FT

 


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