Legge "anti-sindaci", proseguono le prese di posizione

Verini (Fdc) e Castricone (Pd)

30 Luglio 2008   12:38  

"No ai colpi di mano sulla legge elettorale. O si vara una nuova legge elettorale, e francamente non vedo la volonta' politica ne' il tempo per farlo, oppure si va al voto con l'attuale normativa" A dirlo e' Antonio Verini consigliere regionale della Federazione di centro, in merito alle elezioni regionali in Abruzzo. Sulla legge anti-sindaci Verini sostiene che "abrogare la sola parte della legge che riguarda la ineleggibilita' dei sindaci a tre mesi dal voto, come pretenderebbe il sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso, sarebbe un ulteriore colpo di mano inaccettabile". Altre, secondo il consigliere, le urgenze dell'Abruzzo: "tappare le falle della sanita', recuperare i fondi europei e nazionali, realizzare una vera politica per le aree interne". Verini conclude parlando di un consiglio regionale "non legittimato a modificare la legge elettorale, ma solo a compiere atti di ordinaria amministrazione. Il presidente Roselli metta fine a questa farsa e si preoccupi soltanto di fissare la data delle elezioni, da tenere ai primi di ottobre di concerto con la giunta ed il Governo nazionale".

"Le dimissioni del presidente della Provincia di Pescara e quelle di altri amministratori possono rappresentare un utile contributo per le prossime elezioni regionali. La loro disponibilita' a rischiare in proprio per dare un contributo al Partito Democratico e' un gesto di generosita' politica". La pensa cosi' il segretario provinciale del Pd di Pescara Antonio Castricone che aggiunge: "il partito dovra' trovare la formula giusta per rispondere alla difficile condizione in cui versa la politica regionale. Le primarie, reclamate sia dai dirigenti regionali del partito che dalla base piu' diffusa, potrebbero essere il metodo giusto per la scelta dei candidati. Non solo per il candidato presidente - osserva Castricone - ma per tutti. Altresi' sarebbe auspicabile per l'intero Abruzzo che il Consiglio regionale cancelli la legge antisindaci, per dare cosi' l'opportunita', anche ad altri amministratori locali, che oggi hanno fatto una scelta diversa, di partecipare alla competizione elettorale. L'Abruzzo, l'intera classe politica - conclude il segretario - oggi ha bisogno del contributo costruttivo e non strumentale di tutti".


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