Domani riprende l'esame del testo unico dell'edilizia in Consiglio regionale. Lo ricordano i consiglieri regionali di rifondazione, Maurizio Acerbo, e dei Comunisti Italiani Antonio Sia.
"Ci batteremo - dicono - affinche' al testo siano apportate significative modifiche su questioni che sono essenziali per il futuro della nostra Regione: 1) PERMEBILITA' DEI SUOLI: e' assurda una norma per il Contenimento della impermeabilizzazione dei suoli urbani come quella contenuta nel testo che consente di giungere persino alla cementificazione dell'intero lotto edificabile; 2) SUOLI AGRICOLI: ridurre la edificabilita' dei suoli agricoli e' indispensabile considerato che il lotto minimo di un ettaro ha prodotto effetti devastanti sul territorio; 3) PAESAGGIO: cancellare la prassi consolidata per la quale i Comuni, con il beneplacito della Regione, eliminano i vincoli sulle zone A e B del Piano Paesistico.
Tra le proposte della maggioranza che riteniamo non razionali - rilevano i consiglieri di opposizione - segnaliamo quella di consentire che i sottotetti divengano nuove unita' abitative senza l'obbligo di reperimento dei parcheggi. In Consiglio Regionale cercheremo di far prevalere una visione che ci avvicini all'Europa con una serie di emendamenti migliorativi di un testo unico che altrimenti non servirebbe a nulla. A tal fine - dicono - abbiamo gia' presentato nella precedente seduta circa 1000 emendamenti volti a dissuadere la maggioranza da atteggiamenti di chiusura. In Commissione siamo riusciti a depurare il testo da norme pro-costruttori con giganteschi premi di volumetria e cercheremo di impedirne la reintroduzione. Le cronache di questi giorni sugli allagamenti in Veneto hanno riportato di nuovo all'attenzione le conseguenze di un 'modello di sviluppo' fondato sulla cementificazione selvaggia del territorio".