Legge elettorale, Acerbo e Saia: "Abolizione listino? Semplicissimo, ma manca la volontà"

06 Ottobre 2011   10:34  

"La legge elettorale e' materia controversa su cui c'e' giustamente molto da discutere. L'abolizione del 'listino' e' invece questione semplicissima risolvibile in pochi minuti, ma che viene sempre rinviata perche' inserita in una complessiva rivisitazione della legge". Lo affermano i consiglieri regionali Maurizio Acerbo del Prc-Fds e Antonio Saia del Pdci-Fds.

"Sono almeno dieci anni - dicono - che il 'listino' rimane li' per questo motivo. Sul 'listino' ufficialmente siamo tutti d'accordo. Sul resto della legge no. C'e' una sola soluzione che noi proponiamo in commissione dall'inizio della legislatura e su cui invitiamo il presidente Sospiri a darci finalmente retta.

Portare in Consiglio, come accaduto sui vitalizi, una norma secca di abolizione del listino dei nominati e continuare il confronto sul complesso della legge elettorale. Noi abbiamo presentato una proposta in tal senso, siamo pronti a firmare la proposta del collega Prospero o, come accaduto sui vitalizi, una sottoscritta da tutti i gruppi consiliari".

Secondo Acerbo e Saia "portare in Consiglio la proposta di legge attualmente in commissione non e' possibile perche' vi sono molti temi di dissenso. Non si capisce, per esempio, perche' il presidente ritenga che si debba rinviare il tema della rappresentanza di genere e ribadiamo la nostra richiesta di introdurre la doppia preferenza che purtroppo nella precedente legislatura fu bloccata dalla contrarieta' di Donato Di Matteo.

Inoltre se viene portata al voto l'insieme della proposta noi riteniamo legittimo e indispensabile l'ostruzionismo contro l'innalzamento liberticida e antidemocratico dello sbarramento al 4% nei confronti delle liste autonome dai due poli (i sistemi elettorali con soglia di sbarramento come in Germania sono di tipo proporzionale e quindi privi del cosiddetto 'voto utile' che favorisce le grandi coalizioni).

Sappiamo - concludono i due consiglieri di opposizione - che nel PDL c'e' chi il listino non lo vuole abolire e sarebbe ben contento/a di uno scontro prolungato che faccia saltare la riforma per l'ennesima volta, ma siamo convinti che tra questi non c'e' il presidente Sospiri che invitiamo a non fossilizzarsi su una posizione che lo renderebbe responsabile dell'ennesimo rinvio".


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