A Tollo, in provincia di Chieti, un tentativo di linciaggio ha sconvolto la tranquilla serata del 21 luglio. Albian Taku, un giardiniere 30enne senza fissa dimora e senza permesso di soggiorno, è stato aggredito da un gruppo di 40-45 persone, appartenenti alla comunità albanese, in seguito a un’offesa personale.
L’incidente è avvenuto alle 21, quando un uomo ha chiamato il 112 segnalando che alcune persone di origine albanese stavano minacciando e aggredendo verbalmente il figlio. All’arrivo dei Carabinieri della stazione di Miglianico, i militari hanno trovato Taku già malmenato da un gruppo di albanesi. Il giovane, visibilmente ubriaco, ha reagito colpendo l’auto dei Carabinieri con dei pugni.
Durante la prima aggressione, i militari sono riusciti a sedare il gruppo di circa 20 persone, ma Taku è stato lasciato a terra, privo di sensi. I Carabinieri, preoccupati per le sue condizioni, hanno richiesto l’intervento del 118 e hanno ricevuto rinforzi dalle pattuglie di Fossacesia e Ortona. Tuttavia, poco dopo, il gruppo di aggressori, che nel frattempo si era ingrossato, è tornato sul posto per continuare la violenza, applicando il codice d’onore albanese Kanun che prevede ritorsioni violente.
Taku, ripresosi in parte, ha impugnato una bottiglia di vetro e ha cercato di colpire uno dei suoi aggressori. Questo gesto ha innescato una nuova ondata di violenza, con il giovane che ha continuato a opporre resistenza ai Carabinieri, ferendo uno di loro con le gomitate. Alla fine, i militari sono riusciti a fermare l’ennesima colluttazione, e Taku è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il giorno successivo, durante l'udienza, Taku ha cercato di giustificarsi affermando di aver bevuto solo una birra. Nonostante le richieste del pubblico ministero Luisa Bertini per un arresto in carcere, il giudice Enrico Colagreco ha optato per una misura meno severa, imponendo il divieto di dimora a Tollo. Nel frattempo, le indagini continuano per identificare e denunciare tutti i responsabili dell’aggressione, che ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza pubblica nella comunità locale.