Linea Ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara: una tratta di tutto degrado

12 Ottobre 2011   16:29  

Le foto che seguono sono state scattate da un lettore che non intende nascondersi. Il suo nome è Daniele Luciani e queste foto le ha fatte durante un viaggio negli ultimi giorni. Le avrebbe potute fare in un giorno qualsiasi perché il signor Luciani percorre la tratta ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara dal 1981. Ogni mattina parte all'alba da Tagliacozzo e dopo 3.15 minuti timbra il cartellino a Roma, già esausto dopo un viaggio per nulla comodo, visto ciò che lui stesso documenta nella foto. "Sono 30 anni che viaggio in treno -dice Daniele- nel tempo i vagoni sono diventati sempre peggio" .


Queste foto in uno dei treni della tratta Ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara- spiega Dainele Luciani -sono state scattate su un treno della Linea Ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara, che poi non è altro che lo specchio di tutti i nostri treni, circolanti giornalmente, foto che dimostrano chiaramente che i tanto decantati "nuovi treni" promessi dall'Assessore alla regione Abruzzo, li stanno ancora ............... costruendo."

"Queste foto -scrive il nostro lettore- rispecchiano fedelmente ciò che è tutt'ora la nostra tratta:
1) - bagni guasti con tanto di adesivo, ma rigorosamente aperti forse anche a causa delle serrature rotte, con servizi sanitari mancanti e pericolosissimi per la nostra incolumità
2)- dove i servizi sanitari sono presenti, sono pericolosamente rotti
3) - porte intercomunicanti, mancanti
4) - quando le porte sono presenti, mancano i vetri ed il telaio è ricoperto con del nastro adesivo "verde padania"
5) - quadro dei comandi rigorosamente aperto, ed alla portata di chiunque.

"Questo è ciò che ci riserva il tragitto, ma una volta arrivati a Roma Tiburtina, inizia un nuovo calvario, per noi persone normo dotate, immaginate per i portatori di handicap. Perché? Perché il tunnel costruito in tutta fretta per evitare il sovraffollamento di Roma Termini, è stato costruito, secondo noi contro ogni norma di sicurezza, che regola la nostra incolumità. Non c'è un ascensore per i portatori di handicap, scale e tunnel stretti e pericolosissimi in caso di fuga o incidente, o per prestare i primi soccorsi in caso di pronto intervento. Vie di fuga inesistenti. Non solo, oltre a noi c'è da considerare che una parte del tunnel viene servito anche per i pendolari provenienti da Fiumicino. Immaginate la confusione che si crea in caso di arrivo simultaneo. Un portatore di handicap che si trova ad arrivare alla stazione, non conoscendo la situazione, come le scende le scale, bisogna portarlo a braccio, per farlo scendere. E' intollerabile che si calpesti cosi duramente la nostra intelligenza.

Menefreghismo da condannare nella maniera più assoluta. La nostra onorabilità viene calpestata ogni giorno sempre di più. Per carità, noi riconosciamo la volontà da parte delle istituzioni di accelerare la ripresa della normalità il prima possibile, ma non andando contro ogni norma di sicurezza, era preferibile attendere qualche giorno di più che trovarsi (speriamo mai) immischiati in problemi pericolosi e da non poter raccontare. Siamo noi che rischiamo giornalmente e siamo sempre in prima linea al contrario di altri che viaggiano in auto blu!"


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