Lo stato degli Enti in Abruzzo

05 Febbraio 2007   12:10  
Pubblichiamo l’analisi di Antonio Perrotti, della Cgil dirigenti, in merito ai costi e ai limiti degli enti strumentali nella nostra regione, che sarannno oggetto di una riforma, come promesso dal presidente Ottaviano Del Turco " A proposito di riforma degli Enti Subregionali è bene fornire alcuni dati, al fine di consentire un reale e trasparente dibattito sul tema delle esternalizzazioni, ovvero l´affidamento di attività all´esterno della struttura regionale, che potrebbero essere svolte dai professionisti interni. L’ARIT con sede autonoma , proprie strutture e con tutti i suoi dipendenti pagati da Regione e Provincia costa oltre 1.600.000 euro l’anno. Si configura come una struttura esterna che si occupa di informatica e che lavora di fatto per l’informatica regionale surrogando molte funzioni ordinarie. Il fantomatico ente ABRUZZO LAVORO dovrebbe avere un ruolo di supporto e consulenza e invece non ha un reale carico di lavoro ma si limita a fare solo qualche ricerca: con un costo complessivo annuo di 800mila euro. COLLABORA ha ormai circa 200 dipendenti e non si è mai conquistata una commessa nel mercato e viene supportata da Regione e Provincia con fantomatici incarichi di ricerca. La Società ECOSFERA, che già faceva la consulenza–monitoraggio per il DOCUP, ha recentemente vinto un fantomatico bando del valore di 1.245.000 euro per la redazione del nuovo Piano Paesistico. Esso poteva essere redatto dalla struttura interna per soli 12mila euro!. Ecosfera ha suoi consulenti nel gruppo che sta redigendo il nuovo testo di legge urbanistica e nel frattempo si sta occupando nel territorio regionale di varie progettazioni e programmi operativi, tra i quali eclatante è la Società di Trasformazione Urbana per il Porto di Ortona dove ha addirittura fatto una proposta per circa 92.000 mc di attrezzature turistico-ricettive sul demanio marittimo. Analoga è la situazione del PARCO SCEINTIFICO E TECNOLOGICO: con i suoi circa 30 dipendenti il famoso “incubatore” non ha mai fatto una ricerca originale nè ha mai ottenuto una commessa esterna. C’ è poi l’ARTA dove, nella precedente Giunta con l’enfant-prodigio Dionisio, in deroga a norme finanziarie e tabellari concertate, sono state sono stati assunti centinaia di co.co.co per un impegno annuo di circa 2,2 milioni di euro. C’è poi l’APTR che, surrogando compiti ordinari propri della Direzione Turismo, ormai costa 4,6 milioni di euro l’anno. Nè infine, possiamo dimenticare che per l’amministrazione dell’agricoltura regionale forse abbiamo più addetti alla burocrazia che lavoratori effettivi sul campo: infatti, a fianco delle strutture ordinarie (Direzioni regionali, IPA, UTA, ecc. ), abbiamo creato l’ARSSA, una sorta di duplicato della Direzione Agricoltura, dove però, si fanno carriere e si svolgono funzioni meno trasparenti e proceduralizzate. L´ARSSA ci costa ormai 14milioni di euro per stipendi e sedi, a cui vanno aggiunti 2,5 milioni euro per iniziative d’istituto. E come non dire della FIRA e del suo efficiente staff, già oggetto delle attenzioni della magistratura, che, nonostante “l’incidente” e gli impegni a scioglierla, continua ad essere coinvolta per attività improprie anche da questa Giunta, come l´incarico per 352mila euro per la predisposizione del Programma per la redazione del Piano Regionale per la Attività Estrattive. Bisogna ancora sottolineare che parallelamente la Ragioneria sta cercando di arginare la proliferazione di nuove consulenze; ha dovuto,infatti, più volte sospendere alcuni incarichi a professori universitari ed altri esperti per attività e ricerche che potevano essere svolte internamente. Da ultimo non possiamo non sottolineare l’ultima “perla” che ci è stata sottoposta in sede di trattativa sindacale per quanto riguarda il “programma triennale de fabbisogno di personale”, nel quale, dopo dubbie dichiarazioni di congruenza finanziaria fatte anche per gli Enti Strumentali e le Agenzie, invece di dare soddisfazione in primis ai dipendenti vengono delineate ulteriori mobilità dall’esterno per (eccellenti) dipendenti di altre amministrazioni che abbiano già fatto domanda. E´ questo un ulteriore atto di disprezzo per tutte le professionalità interne e per le tante aspettative di carriera di dipendeni e contrattisti e verso una struttura sempre più asservita alla partitocrazia imperante !!. Antonio Perrotti - CGIL Dirigenti

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