Lombrichi, loro sanno prevedere i terremoti?

Uno studio colombiano lo confermerebbe.

20 Novembre 2009   19:38  

Gli anellidi sono in grado di prevedere con decine di giorni di anticipo gli eventi sismatici oltre il 4 grado Richter

Al momento di leggere la notizia mi è subito tornato in mente un particolare inquietante, quei lombrichi io li avevo visti prima del terremoto, comportarsi in modo strano, ne erano a centinaia il 29 marzo fuori il reparto di ginecologia dell'ospedale San Salvatore.

Quegli anellidi si erano riversati tutti sul selciato lasciando le loro tane sotterranee nei giardini del nosocomio aquilano.

Certo non gli si oteva dare peso, ma ricordo nitidamente di averli visti ed essermi chiesto come mai ce ne fossero così tanti e tutti riversati sul selciato, i più schiacciati dai visitatori e da medici ed infermieri.

Credo che chi ha frequentato l'ospedale in quei giorni potrà confermare questo mio ricordo.

LA RICERCA

 

I lombrichi sono in grado di avvertire i terremoti con molti giorni di anticipo. Ne è certo il geologo colombiano Juan Manuel Gonzalez Castano che a Pereira, dove risiede, coordina il progetto denominato 'Quando le rocce suonano, i lombrichi si muovonò. Lo studioso ha spiegato al quotidiano El Tiempo di Bogotà che il comportamento degli anellidi da lui osservati, della specie «Amynthas corticis», rivela «con molti giorni di anticipo» l'arrivo di terremoti di magnitudo superiore al grado 4 della scala aperta Richter.

SEGNI PREMONITORI

La ricerca, che a breve sarà presentata alla Nasa e alla Jica (Agenzia di cooperazione del Giappone), ha avuto origine pochi giorni dopo il terremoto di magnitudo 6.2 Richter che il 25 gennaio del 1999 ha colpito la città di Pereira (360 chilometri da Bogotà) causando più di 1.200 morti. Poco tempo prima del terribile sisma, infatti, lo scienziato aveva notato lo strano comportamento di una serie di lombrichi che erano frettolosamente usciti dalla terra, e scegliendo di fatto di morire poco dopo disidratati al sole. Gonzalez Castano, 44 anni, specialista in scienza della terra e in sistemi di informazione geografica della università di Manizales, ha così pensato che poteva esserci una relazione tra questo comportamento e la scossa tellurica.

ALLARME IN ANTICIPO

Nel 2004 ha quindi iniziato a osservare sistematicamente gli anellidi, concludendo ora che i suoi esperimenti gli hanno permesso di «prevedere 27 terremoti di magnitudo superiore a 4 gradi, e con un margine di errore minimo». Differenti studi scientifici avevano già provato come gli animali (gatti, cani, pesci, tartarughe, cavalli, mucche e topi) avvertano i sismi prima degli umani, ma la novità introdotta da Gonzalez è che i lombrichi, battono ampiamente la concorrenza, percependo il terremoto con «ben 25 giorni di anticipo». Infine lo studioso ha sostenuto che «il numero di lombrichi morti è un fattore determinante per stabilire magnitudo, epicentro e profondità» del terremoto: «Se il sisma è molto vicino al luogo dove vivono i lombrichi, si possono avere fino a 35 giorni di preavviso. Se invece è più lontano, l'allarme ritarda, per scendere a 'solò un paio di settimane».


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