Lorenzo Sebastiani, rugbista: una palestra per non dimenticare

19 Agosto 2009   12:49  

Con una breve ma intensa cerimonia alla presenza della cittadinanza e dei giocatori dell’Aquila Rugby, il comune di Rocca di Mezzo - dove la squadra si trova in ritiro in questi giorni - ha intitolato ieri pomeriggio la palestra comunale al giovane pilone neroverde Lorenzo Sebastiani, morto a 21 anni, in quella maledetta notte del sei aprile, sotto le macerie di una palazzina di Via campo di Fossa.
Ai momenti di grande commozione hanno fatto seguito gli auguri per una preparazione che porti L’Aquila Rugby a svettare le classifiche della serie A. Gioco di squadra e altruismo, potenza, determinazione e leatà, sono i valori che fanno del rugby un grande sport. Oggi, nel cratere sismico, sono anche i valori da cui ripartire per ricostruire la città e il suo tessuto sociale. L'ultima e la più importante meta.

Un suo ricordo nelle parole del fratello Americo, e del direttore tecnico neroverde Massimo Mascioletti.

< E’ stato un gesto importante proposto dall’assessore allo sport e voluto da tutta la giunta – ha esordito il sindaco Nusca – per dimostrare ancora una volta la vicinanza del nostro piccolo borgo alla città dell’Aquila. Mi sarebbe piaciuto poter ricordare Lorenzo ma, purtroppo, non l’ho conosciuto; sembrava doveroso a me e a tutta i miei concittadini intitolare la nostra palestra ad un atleta del calibro e della bravura di Lorenzo>>.

C’era tutta la squadra, visibilmente emozionata, il direttore tecnico Massimo Mascioletti e il presidente Giacomo Pasqua: << prima di cedere la parola a Massimo, il più adatto a ricordarci di Lorenzo, voglio solo dire che sentiamo sempre vivo il suo ricordo tra di noi. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta il sindaco Nusca per la disponibilità dimostrata e per il sostegno, tipicamente rugbistico, che ci ha dimostrato>>.

Poi quando il d.t. Massimo Mascioletti prende la parola l’emozione aumenta: ha la voce tremante e davanti ai suoi occhi il ritratto di Lorenzo che vuole raccontarci: << Lorenzo era un ragazzo meraviglioso, un bravo atleta serio e lavoratore. Nella nostra rosa non ci sarà più la maglia col numero uno perché rimarrà per sempre sulle spalle di Lorenzo: ci è sempre vicino, in allenamento e fuori dal campo, sentiamo sempre la sua presenza>>. Un tentativo di applauso viene interrotto dalla volontà di Mascioletti di proseguire, manca ancora qualcosa di importante da dire: << subito dopo il sisma abbiamo deciso di andare avanti per portare a termine un progetto che avevamo iniziato con Lorenzo. Oggi quel progetto deve proseguire: non si tratta semplicemente di rugby, è qualcosa di più grande che coinvolge tutto il nostro territorio, la Città intera. Insieme possiamo rinascere, è una responsabilità che ci accolliamo>> conclude con la convinzione e la forza di chi ha le spalle abbastanza larghe da mantenere quanto promesso.

 

 

 


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