Lotta Dura Contro la Restituzione delle Tasse. A L'Aquila Imprenditori in Rivolta

04 Aprile 2018   20:10  

Un summit che cade nel nono anniversario del sisma del 6 aprile 2009, convocato dal vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli allo scopo di "definire le urgenti azioni di mobilitazione istituzionale, giuridica e politica necessarie a contrastare le attività già avviate dal Commissario straordinario (incaricato del recupero degli aiuti di Stato dichiarati illegali con la decisione della Commissione europea del 14 agosto 2015".

La tematica, da anni sul tappeto, e' diventata urgente alla luce della notifica di circa 350 cartelle esattoriali milionarie ad imprese, sia pubbliche sia private, ed a professionisti, un fatto che ha causato la mobilitazione sul territorio colpito dal sisma. Alla riunione hanno partecipato istituzioni, rappresentanti delle associazioni di categoria, sindacati e tutte le forze sociali.  

Una manifestazione cittadina fissata il 16 aprile prossimo alle ore 10. E' questa la proposta fatta in apertura di summit dal vice presidente della Regione Giovanni Lolli.

Mentre gli imprenditori vorrebbero fare una marcia sulla Capitale, "Abbiamo aderito auesto summit ma la nostra intenzione è la marcia su Roma. Se non si bloccano le cartelle esattoriali, questo territorio chiude i battenti"

Gli imprenditori che chiedono di rimanere anonimi, sono convinti che la soluzione del problema sia a Roma e non in Abruzzo e quindi stanno organizzando una grande manifestazione a Roma, lo stesso gruppo ha accusato la politica locale e nazionale per non essere riuscita a risolvere un problema conosciuto da anni.

"La scabrosa vicenda della restituzione delle tasse all'Aquila richiede un intervento su almeno due fronti". E' quando ha detto il senatore Gaetano Quagliariello, leader di 'Idea', a margine della riunione  "Da un lato - ha affermato Quagliariello - bisogna fermare le azioni di recupero guadagnando il maggior tempo possibile affinché l'Unione europea, sulla quale il pressing deve essere fortissimo, possa riconsiderare una decisione a dir poco surreale, che in nome del mercato e della concorrenza rischia di buttare fuori dal mercato gli operatori economici di un territorio in difficoltà.

Dall'altro lato non va arrestata l'interlocuzione col governo affinché per la soglia di irrilevanza dell'aiuto, il cosiddetto 'de minimis', venga applicato il parametro del 'temporary framework', e dunque 500mila euro.

L'interpretazione restrittiva della UE è infatti circoscritta a una nota a margine, e dunque ben può essere superata da una diversa interpretazione che per applicare il 'temporary framework' tenga conto della serie storica dei provvedimenti e della datazione degli stessi. Ne va del futuro dell'Aquila - ha concluso il senatore di 'Idea' - e della dignità del nostro Paese".

Mentre il sindaco della Città Pierluigi Biondi annuncia una mobilitazione a tutto campo: "Ribadirò che l'obiettivo è di dare battaglia a livello politico, civico e giuridico perché il provvedimento sulla restituzione delle tasse è iniquo e intollerabile".


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