Con l'emergenza idrica che continua a peggiorare a causa delle temperature elevate e della scarsità di precipitazioni, i carabinieri forestali hanno intensificato i controlli sull'uso delle risorse idriche nel Fucino. In particolare, l'attività di monitoraggio, già parte delle operazioni regolari dell'Arma, è stata rafforzata con l'impiego di droni, che permettono una sorveglianza più efficace e capillare del territorio.
Le ispezioni mirano a contrastare l'utilizzo abusivo dell'acqua, con particolare attenzione alle risorse idriche superficiali, sotterranee e sorgive. L'iniziativa rientra nell'accordo di programma tra il comando Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise” e il genio civile della Regione Abruzzo, che prevede azioni congiunte per garantire il deflusso minimo vitale necessario alla fauna ittica e per contribuire all'innalzamento delle falde acquifere.
Una delle principali preoccupazioni riguarda il rispetto delle ordinanze emesse dalla maggior parte dei comuni marsicani della zona del Fucino, che hanno imposto il divieto di irrigazione nei fine settimana. I droni, affiancati dalle pattuglie a piedi, sono stati utilizzati per sorvegliare vaste aree, monitorando dall'alto eventuali attività di irrigazione non autorizzata.
Il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri forestali evidenzia una crescente attenzione verso la protezione delle risorse idriche in un momento di forte crisi ambientale. L'impiego della tecnologia e l'incremento delle attività di sorveglianza rappresentano un passo importante per contrastare i furti d'acqua e preservare una risorsa vitale per l'intera comunità.