Lucoli, cenni storici e turistici

05 Luglio 2012   09:42  

Lucoli A circa Km. 18 dall’Aquila, sulla S.S. 584, dopo il passaggio a livello ci addentriamo nel comune di Lucoli con le frazioni di Piaggia, Casavecchia, Colle, Collimento, Lucoli Alto, Spogna, Spognetta, Prata, Peschiolo, Santa Croce, Casamaina, Mancino, S. Menna, S. Andrea, Francolisco, tutte sugli 800 metri e non molto distanti tra loro.
La sede comunale è a Collimento a 958 m. s.l.m.
Le origini sono molto antiche, spesso è citato nei documenti medioevali come “Luculum”; i suoi primi abitanti furono Sabini come stanno a dimostrare alcune strade che ancora oggi si scorgono sui monti e che dovevano permettere la comunicazione e il commercio con i popoli Marsi ed Equicoli.
Le prime notizie storiche sicure sono dell’alto medioevo.
Nel 1610 fu feudo del duca Marcantonio Palma. L’abitato ebbe origine da comunità contadine, riunitesi intorno al monastero benedettino di S. Giovanni, anche per motivi di difesa. Il borgo doveva essere fortificato. Verso la fine dell’Ottocento, con l’avvento dei Franchi in Italia nacquero le contee.
In Abruzzo la più importante fu quella di Celano.
Nell ’anno 926 essa comprendeva la Marsica, Rieti, Amiterno, Forcona e Valva.
Alla morte del suo conte Berardo il Francico, il vasto territorio fu diviso in varie contee, che vennero assegnate ai suoi tre figli e ad altri discendenti.
Fu allora che nacque la contea di Collimento, la quale, con l’abbazia di San Giovanni faceva di Lucoli il castello più importante fra quelli soggetti allo stato pontificio.
Essa contribuì anche alla fondazione dell’Aquila, il quartiere fu quello di San Marciano che anticamente si chiamava San Giovanni di Lucoli. Faceva parte di esso anche il monastero di Santa Chiara.
Dal punto di vista turistico molto interessante è la chiesa di S. Menna, molto antica, oggi chiusa al culto, citata in una bolla papale del 1215, probabilmente sorta su un preesistente tempio pagano. È a due navate, con due colonne mediane antiche. Le pareti sono decorate con affreschi cinquecenteschi. Pregevole è l’affresco di Saturnino Gatti “la Crocifissione”. In essa si trovano pregevoli quadri e sculture lignee risalenti ai secoli XV- XVIII.
Anche la chiesina di S. Angelo, sopra un colle, è molto interessante. La chiesa di San Michele Arcangelo, in Lucoli alto, possiede un affresco del secolo XIII: è una Madonna col Bambino che ha ai lati San Giovanni Battista e San Benedetto da Norcia. Interessante è la chiesa della Beata Cristina del sec. XVI nella vicina frazione di Colle. È ad un’unica navata con volta a botte tutta affrescata e altari laterali con tele molto grandi. La facciata è molto decorata, sulla sinistra è il campanile a pianta quadrata.
La parrocchiale di Lucoli alto dedicata a S. Giovanni Battista faceva parte di un importante complesso monastico il cui nucleo primitivo risale al IX secolo, fondato nel 1077 dal conte Odorisio dei Marsi, appartenente fino al 1257 alla diocesi di Forcona. Il monastero fu molto noto tra la fine del sec. XII e durante il XIII; fu soppresso nel 1462 da Papa Pio II. Oggi restano solo alcune parti esterne ed un piccolo convento con un pittoresco cortile articolato in portici e logge. Le strutture del fianco destro della chiesa rivelano uno stile romanico lombardo poco frequente in Abruzzo. La facciata dove spicca un bel campanile è stata rimaneggiata nel sec. XV. È visibile ancora un frammento di finestra databile alla fine del sec. XI o agli inizi del XII: è un architrave con archeggiatura ricavata in un unico blocco di pietra, ricco di intagli, con originali coronature e palmette. All’interno la chiesa conserva due Madonne col Bambino, gruppi in terracotta e in legno policromi della prima metà del ’500, una croce processionale del 1477 di Meo de’ Quatrari e altri oggetti di oreficeria. Pregevoli sono anche il quadro delle stimmate di San Francesco d’Assisi probabilmente opera del pittore aquilano Battista Celio e l’affresco che rappresenta la “cena di Gesù” probabilmente di Pompeo Cesura, il quadro della SS. Trinità in cui è rappresentato Cristo in Croce, un angelo, San Giuseppe, Dio Padre e lo Spirito Santo, probabilmente opera di Giulio Cesare Bedeschini, a destra e a sinistra dell’altare maggiore vi sono le statue di San Giovanni Battista e dell’Immacolata. Un poco più in alto vi sono tre nicchie, in quella centrale è stata collocata quella dell’Addolorata, molto bella. L’importanza di questo centro non è dovuta solo alle ricchezze storico artistiche.
Esso si trova nelle vicinanze di Campo Felice, una delle località sciistiche più attrezzate d’Abruzzo, meta di turisti in tutte le stagioni con il suo panorama stupendo e il suo clima salubre, dove si possono effettuare escursioni sul monte Rotondo (2060), sul monte Puzzillo (2174) e sul monte Orsello (2043).


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