Sabrina Ferilli ha adito alle vie legali contro "Poltrone&Sofà" per sovraesposizone del suo personaggio negli spot, arrivando a chiedere un risarcimento di ben 5 milioni di euro. Il tormentone "Beato chi sò fa il sofà" pronunciato dall'attrice nella pubblicità rischia, quindi, di costare carissimo all'azienda.
Stando a quanto scritto ieri dal quotidiano "Il Messaggero", la Sabrinona nazionale si sarebbe accorta che la sua presenza, prevista da contratto per 90 giorni, è stata raddoppiata senza permesso a 190, senza contare altre apparizioni 'in nero' presso radio e periodici. Naturalmente, è andata su tutte le furie e lasciato la questione nelle mani dei suoi avvocati.
L'azienda ha immediatamente sostituito il testimonial, affidandosi di punto in bianco al faccione di Teo Teocoli, in arte Felice Caccamo, destinato a inventare il nuovo tormentone. La Ferilli, evidentemente, non deve aver gradito molto lo sfuttamento della sua immagine, tanto da chiedere questo risarcimento milionario per i danni.
Denunciato da un testimonial ne scelgo un altro.
Francesco G. Balzano