Macera: tiene il Pdci, più concreta l'unità della sinistra

Riceviamo e pubblichiamo

18 Dicembre 2008   11:30  

Chi voleva definitivamente scomparsa la sinistra, ha avuto una chiara, inequivocabile risposta dalla tornata elettorale che ha rinnovato il Consiglio regionale d’Abruzzo. La sinistra c’è ed elegge tre consiglieri regionali. Dopo il disastro delle politiche dell’aprile scorso, il PdCI, il PRC e la lista unitaria SD/Verdi ottengono complessivamente circa il 7% dei consensi.
In particolare, siamo soddisfatti per quanto ha saputo fare il Partito dei Comunisti Italiani, che tiene, pur in una condizione politica difficilissima, pesantemente segnata dalla vicenda di sanitopoli.
Questo risultato, per il quale pagano riconoscibilità ed alleanze, rende più forte e concreta la prospettiva di unificazione fra noi ed il PRC.
L’elezione del compagno Saia, che salutiamo con gioia, consentirà ai Comunisti Italiani di essere presenti in Consiglio regionale e di svolgere con rigore, determinazione e competenza una opposizione negli interessi degli abruzzesi, sui temi del lavoro e di una sanità pubblica efficiente e liberata dalle catene del malaffare.
E’ l’astensionismo, altissimo, la cifra di queste elezioni. Il segno di una disaffezione dei cittadini verso la politica che le terribili vicende abruzzesi hanno conclamato in maniera dirompente e che i Comunisti Italiani hanno subito posto come tema centrale e dirimente di riflessione politica.
Agli arresti di Del Turco si sono aggiunti quelli del Sindaco di Pescara e Segretario regionale del PD, e quelli di esponenti del PD di altre parti del Paese: tutto questo dovrebbe invitare il Partito di Veltroni ad aprire una serissima riflessione sul tema della questione morale e su quello delle alleanze.
In ultima analisi, non vince la destra, perde rovinosamente il PD e consegna l’Abruzzo agli epigoni di Berlusconi, regalando contestualmente voti all’IDV.

 
Il Segretario Regionale del PdCI
Antonio Macera

 


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