Macerie, Protezione civile disposta ad intervenire

02 Marzo 2010   09:43  

Un incontro con il ministro Prestigiacomo, domani a Roma, probabilmente definirà la strada per sbrogliare la matassa della rimozione delle macerie.

Intanto prosegue il rimpallo di responsabilita, nel dibattito che si è aperto a seguito del successo della rivolta delle carriole di domenica. Interviene la Protezione civile che offre la sua disponibilità ad intervenire, anche se Bertolaso torna a precisare che la responsabilità, adesso, è del commissario Chiodi e dei sindaci.

Il Dipartimento della Protezione civile ha sottolineato che "agli enti locali spetta l’individuazione e l’allestimento delle aree da destinare a deposito temporaneo o allo smaltimento nonché la gestione dei siti stessi, così come è stata garantita in questi dieci mesi per tutte le attività emergenziali".  "Già a partire da pochi giorni dopo il terremoto - precisa la Protezione Civile - abbiamo coordinato, con le amministrazioni competenti, l’analisi speditiva e l’individuazione delle aree ritenute idonee nel territorio aquilano, tra le quali anche la cava ex Teges, prescelta con il Comune dell’Aquila quale unico deposito temporaneo a oggi in esercizio".

Anche il presidente del Consiglio, Berlusconi, dice che "sarebbe competenza del Comune, il governo non può intervenire su questo". "Cercano di trasformare un miracolo in qualcosa di assolutamente negativo - avrebbe ancora detto il premier . È una cosa che non dobbiamo assolutamente permettere".

E Bertolaso ha aggiunto: "noi l’abbiamo sempre detto, non abbiamo mai sostenuto che l’emergenza del terremoto all’Aquila fosse risolta. Abbiamo detto che era risolta la prima fase, quella di nostra competenza. Noi ci siamo occupati di dare una casa a tutti quelli che l’avevano persa. Abbiamo anche detto che per ricostruire il centro storico ci sarebbero voluti minimo 5 anni. Quindi ci vuole un po’ di pazienza. Ma nessuno ci ha mai detto: togliete prima le macerie e poi date un’abitazione a chi l’ha persa. Sono state seguite delle priorità. Se adesso ci dovessero chiedere di togliere le macerie siamo pronti a farlo. Credo che le autorità locali, in un incontro anche col ministero dell’Ambiente, sapranno trovare soluzioni".

Per la Regione, interviene l'assessore all'Ambiente Daniela Stati che dichiara: "come Regione abbiamo fatto la nostra parte nel migliore dei modi. I ritardi, se così possono essere chiamati, non sono da addebitare a una mancanza di impegno o volontà a risolvere l’emergenza, quanto alla complessità della normativa e delle procedure, peraltro in capo ai Comuni. Si sta lavorando alacremente per abbreviarle".

 


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