Maestra scomparsa, l'uomo che ha segnalato il corpo: "Avvertii due volte della sua presenza"

Non c'è ancora certezza che il cadavere sia di Eleonora Gizzi

28 Agosto 2014   10:52  

Resta per il momento un'ipotesi che il cadavere ritrovato martedì sotto il cavalcavia Prescovia dell'A14 appartenga davvero ad Eleonora Gizzi, l'educatrice scomparsa da Vasto il 28 marzo scorso.

Gli esami di rito sono già in corso, ma per avere risposte definitive in merito bisognerà attendere altri cinque giorni, allorché giungeranno i risultati del confronto del DNA prelevato dal corpo con quello della saliva di Italo Gizzi, padre di Eleonora.

L'autopsia, eseguita presso l'ospedale di Chieti, ha comunque confermato che si tratta del cadavere di una donna, e che i tempi intercorsi tra decesso e ritrovamento corrispondono a quelli della scomparsa della maestra, ed a quanto risulta a tal riguardo esisterebbero ulteriori prove indirette (benché ancora coperte dal segreto istruttorio.

Se gli ulteriori esami dovessero confermare che si tratta proprio di Eleonora Gizzi, come la famiglia sostiene sin dal ritrovamento del cadavere, ciò significherebbe che l'educatrice potrebbe aver vissuto almeno 13 giorni da barbona, come sembrano dimostrare anche la cenere, i cartoni bruciacchiati ed i resti di cibo rinvenuti presso il corpo.

Nel frattempo, è tornato a parlare uno dei due tecnici della Società Autostrade che hanno avvistato il corpo: ascoltato dagli inquirenti, l'uomo ha asserito di aver segnalato per ben due volte, per l'esattezza il 3 ed il 10 aprile scorsi, la presenza di una donna sotto il cavalcavia. Se le sue dichiarazioni dovessero trovare riscontri, ciò significherebbe che la donna, nel periodo in cui ha vissuto da barbona sotto il ponte (ipoteticamente, tra il 28 marzo ed il 10 aprile), avrebbe potuto essere salvata prima che morisse.


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