Maltempo: Il freddo e la neve non ferma la raccolta firme contro Equitalia

05 Febbraio 2012   15:48  

Prosegue la raccolta di firme da parte di Casapound Pescara in piazza del Sacro a sostegno della proposta di legge denominata: "FIRMA LA LEGGE, FERMA EQUITALIA".
Con questo slogan CasaPound Italia promuove una legge di iniziativa popolare che limiti lo strapotere della società di riscossione dell´Agenzia delle Entrate (www.fermaequitalia.org) tramite una azione di informazione dei cittadini che sempre più spesso si vedono recapitare cartelle esattoriali usuraie. Il gazebo, ubicato nel cuore della città ha riscosso l'attenzione di tantissime persone, uscite nonostante il maltempo, che hanno firmato la proposta di legge.
L'iniziatica di CPI punta a ripristinare alcuni principi irrinunciabili di giustizia sociale. Si vuole impedire ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori al 30% del valore della casa; di pignorare beni strumentali dell´impresa o percentuali di credito superiori al 20% del totale iscritto in bilancio; obbligarla ad applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti; revocarle la possibilità di condurre indagini finanziarie; diminuire la percentuale che l´ente guadagna sui piccoli crediti riscossi e invece raddoppiare la percentuale sui grandi crediti per incentivarla a perseguire i grandi evasori.
Equitalia ottiene gran parte dei suoi introiti a spese di lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli e piccolissimi imprenditori, dai quali ricava l´80% dei suoi profitti. Lo fa in maniera spietata e talvolta in dispregio della legge, che vieta ipoteche sulle abitazioni per importi inferiori agli 8.000 euro. Lo fa senza curarsi di distruggere la ricchezza del paese e delle pmi italiane, ad esempio pignorando crediti e beni strumentali essenziali alla vita delle aziende. Lo fa applicando il tasso medio delle banche sui prestiti invece che l´interesse legale. E lo fa optando per la strada più semplice; invece di perseguire l´interesse nazionale, vessa chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da farsi pignorare invece di impegnarsi a rintracciare i titolari di fatto di imprese, proprietà immobiliari e beni di lusso, magari intestati a prestanome o a società di capitali italiane o estere. Per tutti questi motivi, invitiamo i cittadini a leggere e a firmare la proposta recandosi presso i nostri punti di raccolta


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