Mentre L’Aquila vive uno dei momenti storici di freddo, neve e ghiaccio, il reparto G8 - quello che accoglie i degenti di ogni patologia “in surplus” rispetto alla limitata attuale capacità di accoglienza del nosocomio - non ha i termosifoni accesi.
Un guasto, si suppone, per il quale ai familiari “delle vittime” non sono state date spiegazioni nel merito e soprattutto, pronto intervento. Medici intabarrati circolano per le corsie e degenti di ogni età e condizione, febbre alta compresa, sono costretti a ripararsi nei letti in attesa del ripristino dell’impianto. Per il momento, a 5 ore di tempo ormai trascorse per una riparazione che avrebbe dovuto essere necessariamente tempestiva, la situazione resta immutata. I dirigenti rassicurano, ma per il momento si gela: il freddo dell’Aquila è noto, in questo febbraio ai limiti.