Maltempo, trenta milioni di danni alla viabilità teramana

04 Marzo 2011   10:25  

Danni per 30 milioni solo sulla rete viaria provinciale teramana e la Regione chiede lo stato d'emergenza. A questi, naturalmente, devono aggiungersi quelli subiti dai singoli Comuni, quelli, elecancati stamattina dal presidente del Ruzzo "depuratori fuori uso, reti fognanti idriche saltate, interi comuni senz'acqua".

Ieri mattina i sindaci hanno potuto confrontarsi con il presidente della Regione Gianni Chiodi e con l'assessore regionale alla Protezione Civile, Gianfranco Giuliante e rappresentare le necessita' e le urgenze cui far fronte in queste ore nelle quali resta alta l'allerta in un territorio martoriato da un'alluvione che ha messo in ginocchio aziende, rete stradale, depuratori, reti fognanti. L'incontro e' servito a mettere a fuoco alcuni punti fermi: la Regione Abruzzo chiedera' lo stato d'emergenza; ai sindaci, Giuliante e Chiodi hanno consigliato di emettere subito le ordinanze e di procedere per gli interventi di sistemazione con la "somma urgenza" disponendo l'impiego di fondi che potranno essere regolarmente rendicontati e che non verranno conteggiati nel cosiddetto 'patto di stabilita''; a breve presso la sede aquilana della Protezione Civile sara' convocata una riunione operativa con i Comuni nel corso del quale saranno fornite le indicazioni per approntare tutta la documentazione che servira' a supportare la richiesta dello stato d'emergenza.

Il confronto, inoltre, come ha puntualizzato il governatore Chiodi, e' servito anche a fare il punto sulle priorita' e sui danni subiti dai vari Comuni. Per quanto riguarda la dichiarazione dello stato d'emergenza, Giuliante ha dichiarato di voler agire sul Governo d'intesa con la Regione Marche che ha subito altrettanto duramente i danni provocati dalle piogge torrenziali.

La Provincia, dal canto suo, ha gia' approntato una scheda sui danni e sta raccogliendo la documentazione tecnica, fotografica e video. "Abbiamo bisogno di risorse subito - ha affermato Catarra, presidente della Provincia - nessun ente locale, parlo anche da Sindaco (primo cittadino di Notarsco, ndr), e' in grado di far fronte economicamente a questa emergenza e non possiamo aspettare ne' mesi ne' anni per un ristoro". Oggi si e' deciso di chiudere, solo di notte, dalle 20 alle 7, un altro ponte, quello sulla 553 all'altezza di Fontanelle.

Anche il ponte di Castelnuovo, ieri completamente interdetto al traffico, da domani sara' chiuso solo nelle ore notturne. "Entro un mese voglio riaprire la Pedemontana fino a Sant'Onofrio - ha annunciato l'assessore Romandini - non possiamo fare programmi, invece, per la sistemazione della strada che dalla pedemontana arriva fino sulla provinciale 259, a Garrufo, in quanto il ponte sul Salinello e' inagibile e in questo caso le risorse occorrenti sono piuttosto significative e al momento non sappiamo dove attingere le risorse".

La previsione di spesa, solo per il ponte e' di 2 milioni . Si sta studiando, inoltre, la possibilita' di creare un collegamento alternativo fra le due sponde in attesa della ricostruzione del ponte. Fra le strade parzialmente chiuse la Teramo-mare di competenza dell'Anas: il tratto interessato e' quello immediatamente successivo al tratto crollato durante l'alluvione del 2009.

Catarra, ha annunciato l'intenzione di svolgere un Consiglio provinciale ad hoc - potrebbe anche essere quello di lunedi' 7 marzo gia' convocato - per recepire le istanze dei sindaci e votare all'unanimita' la richiesta d'aiuto al Governo: "Ci saranno altri momenti - ha affermato per valutare se e cosa non funziona nell'emergenza, mi auguro che in questa occasione vengano le logiche di parte e ci si ritrovi insieme per far fronte a questo ennesimo dramma che ci colpisce".

All'incontro, che si e' svolto nella Sala Polifunzionale di via Comi, hanno partecipato in tanti: oltre ai Sindaci, presenti in massa, a Chiodi e Giuliante, c'erano gli assessori regionali Paolo Gatti e Giandonato Morra; i consiglieri regionali Giuseppe De Luca, Claudio Ruffini, Cesare D'Alessandro, Berardo Rabbuffo; i parlamentari Tommaso Ginoble e Augusto Di Stanislao; il viceprefetto di Teramo, Paola Aiace. Presente tutta la Giunta provinciale.

Una prima risposta al mondo imprenditoriale arriva, intanto, dall'assessore regionale alle Attivita' produttive, Alfredo Castiglione, che in una nota ha fatto sapere che intende "rimodulare alcune risorse del Fondo Unico delle attivita' produttive a favore di tutte quelle aziende colpite dall'alluvione in provincia di Teramo". L'ipotesi e' gia' stata discussa con il presidente della Provincia, Valter Catarra, con il quale Castiglione effettuera' un sopralluogo "per verificare di persona i danni subiti dai nostri imprenditori". Danni il cui valore e' tuttora in fase di quantificazione.

 

foto gentilmente concessa da Libero Guerra


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