Giungono ulteriori elementi che confermerebbero la triste vicenda dei presunti maltrattamenti di cui sarebbero stati vittime gli anziani ospiti della casa di riposo di Santa Giusta a Lanciano, emersi a seguito di un blitz di carabinieri e Guardia di Finanza nel 2010.
Al blitz seguirono gli arresti per due mesi di Eva Bucciarelli, 43enne di Atessa, legale rappresentante della "Casa dell'anziano", e della figlia 23enne Arianna Di Tommaso, impiegata presso la struttura, accusate insieme al medico 55enne Ciro Gnagnanella di concorso in maltrattamenti continui fisici e psichici a danno degli anziani, con le aggravanti della morte di due ospiti e le lesioni personali gravi a danno di altre tre persone.
In occasione della prima udienza del processo, iniziato ieri in Corte d'Assise a Lanciano, sono stati ascoltati alcuni testimoni, tra cui una ex dipendente che avrebbe confermato come nella struttura i pazienti fossero vittime di maltrattamenti: "Una volta ho visto un ragazzo venire schiaffeggiato: non era la prima volta che accadeva, e mi sono licenziata. Era pessima anche l'igiene: ogni mattina ci veniva dato un kit consistente in una spugna, un sapone e una lametta con cui dovevamo pulire tutti i pazienti, ai quali veniva dato un solo pannolone".
Altri due testi hanno invece raccontato di "anziani costretti a dormire in brande che venivano chiuse in un mobiletto il mattino dopo, costringendoci a dire in caso di controlli che erano ospiti giornalieri. I pazienti mangiavano pochissimo, noi operatori davamo loro di nascosto dei succhi di frutta. Le cure mediche erano assai scarse: addirittura un anziano è morto dopo che per 4 giorni ha avuto la febbre e nessuno lo ha visitato".
Nel corso del dibattimento l'accusa ha inoltre mostrato i filmati girati all'epoca dalle forze dell'ordine, che mostrerebbero i maltrattamenti cui gli anziani sarebbero stati sottoposti.
I filmati sono stati contestati dalla difesa, sostenendo che al loro perito ne sarebbe stata precedentemente negata la visualizzazione a fini di analisi. La prossima udienza è intanto stata fissata il 23 luglio.