Mancanza di personale negli ospedali abruzzesi: per la Cisl è em

10 Aprile 2007   12:30  
Il piano di rientro del debito della sanità, sottoscritto da Regione Abruzzo e Ministero non affronta come dovrebbe il nodo della mancanza di personale negli ospedali e dei conseguenti e crescenti disagi per gli utenti. Lo denuncia la Cisl e prende ad esempio la situazione dell’Ospedale San Salvatore delkl’Aquila. Le assunzione sono bloccate da tre anni e i 734 infermieri ed ausiliari non sono sufficienti per garantire un servizio ottimale e soprattutto sicuro. Per un esame di senologia al San Salvatore bisogna attendere sei mesi, per una risonanza magnetica due mesi. Particolarmente critica la sitanzione al pronto soccorso. Come gia denunciato dal segretario della Cisl Gianfranco Giorgi alla stampa, il giorno di Pasqua solo due eroici infermieri hanno dovuto smaltire ben cento interventi, per di più in un clima di tensione per le estenuanti attese di pazienti e familiari. ll risanamento del debito sanitario è un imperativo, sottolinea la Cisl, ma questo obiettivo non può essere centrato abbassando la qualita del servizio e dunque mettendo a rischio la salute dei pazienti. E allora non ci sono alternative per la Cisl: o si sbloccano le assunzioni oppure si deve procedere davvero ad una razionalizzazione del servizio opsedaliero per utilizzare al meglio il personale già in attività. Ma per far questo bisogna toccare interessi consolidati, mettere mano agli sprechi, accorpando rreparti e tagliando spese non necessarie a cominciare da quelle per molti farmaci non indispensabili. Nel servizio intervista a Gianfranco Giorgi, segretario provinciale Cisl FT

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