Mancato dragaggio, oltre al danno la beffa?

15 Maggio 2012   15:37  

Oltre al danno la beffa, almeno secondo il responsabile regionale dell'Unci Pesca, Claudio Lattanzio.

Dopo le dimissioni di Testa da commissario per il dragaggio, si pensa al possibile fermo di 4 mesi per le barche.

Ma c'è un ma...evidenziato proprio da Lattanzio: "Il fermo pesca di 4 mesi è necessario perché le barche non possono uscire per motivi di sicurezza. Ma le barche con la loro elica aprono un varco atto a navigare nell'alveo del fiume.

Se non si eseguono, durante i mesi di fermo, lavori di escavo, la situazione tornerà peggio di prima - secondo Lattanzio - e tra un anno si andrà a piedi alla diga foranea". Inoltre, ci dicono i pescatori: "l'Europa ci penalizza, ci chiedono strumentazioni radio sofisticate e poi quando entriamo in porto, a Pescara, a pochi passi da casa, non c'è la minima sicurezza".

Bruno Scordella, pescatore di lungo corso, sostiene che dal dopoguerra ad oggi non si è mai trovato di fronte ad una situazione del genere e che bisogna intervenire, prima che sia troppo tardi.

Sconforto, rassegnazione, rabbia nella marineria, anche perché non c'è sicurezza sul fermo.

Venerdì prossimo dovrebbe esserci una riunione in tal senso con le istituzioni. In più, alcune barche sono state svendute e per marineria, operatori marittimi, indotto e cittadini stessi, il fiume che è la storia della città rischia di diventare un optional.


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