Manovra Economica, Incentivi all'uso delle carte e detrazioni, le mosse sul fisco

25 Settembre 2019   09:49  

Una massiccia operazione di incentivo all'uso delle carte di credito e tutti i sistemi di pagamento elettronici e digitali: un meccanismo premiale, che renda meno conveniente l'uso del contante e faccia così emergere il nero.

Il "patto con i contribuenti" che Giuseppe Conte preannuncia di New York, è per ora nelle simulazioni di un mix di misure da inserire nella legge di bilancio e nel decreto fiscale. Servono a trovare risorse per una manovra 2020 assai complicata e in un orizzonte triennale, nelle ambizioni del premier e del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, a segnare passi avanti nella "modernizzazione" del sistema fiscale e nella lotta all'evasione per poter così "ridurre le tasse su famiglie e imprese".

Tra Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia si lavora in queste ore innanzitutto per chiudere la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza. E' improbabile che il documento sia pronto per il Consiglio dei ministri in programma giovedì pomeriggio e quindi si ipotizza un Cdm ad hoc venerdì. Ma secondo alcune fonti, nonostante il termine di legge scada il 27 settembre, il varo della Nadef potrebbe slittare a lunedì 30.

Quanto ai numeri, secondo le ipotesi più accreditate l'asticella della crescita dovrebbe essere fissata allo 0,5% o 0,6%, mentre per il deficit l'obiettivo sarebbe il 2,2% del Pil. Ma la discussione è ancora aperta e se per alcune fonti ci si fermerà al 2,1%, secondo altre il M5s starebbe spingendo per fissare il deficit un po' più su, al 2,3% o 2,4% del pil, cercando di ottenere dall'Ue il margine di flessibilità più ampio possibile.

Ci sarà più tempo, fino al 20 ottobre, per elaborare poi le misure della manovra e del decreto fiscale. 

Quanto al pacchetto fiscale annunciato da Conte, è il viceministro Antonio Misiani a dire in Aula alla Camera che "non è una missione impossibile" abbattere l'evasione: in ballo ci sono 110 miliardi "che ogni anno vengono sottratti a fisco e Inps". La fatturazione elettronica sta dando buoni risultati e a gennaio entrerà a regime anche lo scontrino elettronico, con tanto di lotteria degli scontrini. Il governo giallorosso però vuole fare di più. Con un mix di misure "incentivanti", con sgravi e detrazioni (a partire dagli strumenti "green").

C'è anche chi ipotizza aumenti selettivi dell'Iva che però verrebbero restituiti al contribuente che paghi con carta. O anche meccanismi di detrazioni non più automatiche ma solo a fronte di pagamenti tracciabili, come già oggi accade in edilizia per ristrutturazioni. Per ora sono ipotesi. Ma circola l'idea di abbassare il tetto all'uso del contante (ora è tremila euro) e anche quella di un intervento per contrastare l'elusione delle grandi compagnie. L'idea, viene spiegato, è rendere ad esempio più conveniente per il cliente pagare al ristorante con carta che con contante. La logica è incentivare e sgravare, non disincentivare e penalizzare (niente tasse sul contante, per intendersi), con meccanismi come quello delle detrazioni che nell'edilizia hanno fatto emergere il nero.

E si cita l'ipotesi di stabilire una fascia di gratuità nei pagamenti con le carte, per cui ad esempio non ci sarebbero commissioni sui primi cinque euro spesi con bancomat e i primi venti con carta. Sarebbero allo studio anche nuovi accordi tra Abi e commercianti per ridurre le commissioni dei pos. Più in generale, il presidente dell'Abi Antonio Patuelli ha indicato il modello scelto per i benzinai, con l'obbligo della fatturazione elettronica nella filiera del carburante e concomitanti sgravi fiscali.


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