Il Consiglio regionale dell’Abruzzo approva una variazione di bilancio da 8,5 milioni di euro, tra emendamenti “a pioggia” e tensioni interne alla maggioranza.
In un clima di forte tensione politica, il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha votato a maggioranza, con 16 voti favorevoli, una sorprendente variazione di bilancio per un ammontare complessivo di 8,5 milioni di euro. La decisione è maturata dopo una giornata trascorsa tra rinvii e accesi contrasti, non solo tra la maggioranza di centrodestra e le opposizioni ma anche all’interno dello stesso schieramento che sostiene la giunta. Le opposizioni di centrosinistra hanno deciso di abbandonare l’aula come forma di protesta, denunciando un processo decisionale poco trasparente.
Tra gli interventi finanziati dalla manovra figurano il pagamento delle bollette delle utenze regionali per il biennio 2025-2026, il finanziamento del fondo di liquidazione per la società partecipata Abruzzo Progetti Spa (ex Abruzzo Engineering) per gli anni 2013-2015, e il sostegno finanziario all’organizzazione del Giro d’Italia 2025 nel territorio abruzzese.
Il passo in avanti è stato possibile solo dopo una riunione interna alla maggioranza piuttosto animata, nella quale il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, e il presidente del consiglio, Lorenzo Sospiri (Fi), hanno affrontato duri confronti: inizialmente erano stati presentati circa quaranta emendamenti, poi ridotti a circa venti prima del voto finale.
Dal canto suo, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia, ha negato che si trattasse di fondi distribuiti in modo discrezionale, sottolineando che le poste riguardano «l’attività ordinaria dell’ente», citando come esempi il pagamento delle utenze e gli impegni verso Abruzzo Progetti.
Le opposizioni, tuttavia, definiscono la manovra una vera e propria omnibus finanziaria, carica di emendamenti non collegati direttamente al testo originario della legge sulla disciplina delle cooperative di comunità, e hanno denunciato un utilizzo delle risorse pubbliche poco in linea con i principi della trasparenza e dell’equità territoriale.
L’approvazione della variazione mette in luce non solo la fragilità interna della maggioranza, costretta a ritirare e riformulare gli emendamenti, ma anche l’esigenza di nuovo «governo dei conti» nella Regione: il bilancio regionale, infatti, è al centro di osservazione da parte degli organismi di controllo per quanto riguarda vetuste pendenze e partecipate in difficoltà.