Marcinelle, 8 agosto 1956-8 agosto 2012. Pagano: "Non dimenticare la tragedia"

08 Agosto 2012   10:35  

Ricorre oggi il 56/o anniversario della tragedia di Marcinelle (Belgio), nella quale morirono, 262 minatori di 12 nazionalita' diverse. Fra i 136 italiani vi erano 61 minatori abruzzesi - provenienti in gran parte da Manoppello, S.Valentino, Lettomanoppello e altri piccoli centri - e sette molisani. Oltre al ricordo dei presidenti della Repubblica, del Senato e della Camera, a Pescara l'Ugl ha organizzato una manifestazione commemorativa. La tragedia e' stata ricordata anche dalla Cgil.

A MANOPPELLO RICORDATO IL 16ENNE ANTONIO SACCO, LA VITTIMA PIU' GIOVANE

Portare a Manoppello, in provincia di Pescara, la salma di Antonio Sacco, il minatore di appena 16 anni morto in miniera, a Marcinelle, in Belgio, l'8 agosto 1956. Antonio fu la vittima piu' giovane dell'esplosione in miniera che costo' la vita a 262 persone di cui 22 diManoppello, dove e' stata creata una cappella al cimitero proprio per gli ex minatori. La proposta di trasferire nel pescarese la salma che ora si trova a Cervinara, in provincia di Avellino, e' partita dal fratello di Antonio Sacco, Agostino.

L'uomo oggi ha partecipato con la moglie alla cerimonia di commemorazione della tragedia dell'8 agosto 1956 che si e' svolta a Manoppello nella piazza del paese intitolata proprio ai caduti di Marcinelle. Il presidente del Consiglio provinciale Giorgio De Luca ha parlato invece del progetto di promuovere un concorso artistico e letterario nelle scuole, attraverso la Direzione scolastica, intitolato sempre a Antonio Sacco, emigrato in Belgio con la famiglia per aiutarla ad andare avanti lavorando in miniera. La sua idea e' stata accolta favorevolmente da Agostino Sacco, disponibilissimo a collaborare in tutti i modi a ogni iniziativa per ricordare il fratello morto giovanissimo e pronto ad affrontare il difficile iter che gli si prospetta per il trasferimento della salma. Alla cerimonia di oggi, promossa da Comune e Provincia, hanno partecipato anche il presidente della Provincia di PescaraGuerino Testa, il presidente del Consiglio comunale Davide Iezzi e il vice sindaco LorenzoEsposito, il prefetto Vincenzo D'Antuono e la direttrice dell'Inail Paola Durastante. Lemanifestazioni per l'anniversario sono cominciate ieri, a Manoppello, e proseguiranno per tutta la giornata. 

PAGANO: MANTENERE VIVA LA MEMORIA

"La tragedia di Marcinelle rappresenta la pagina piu' dolorosa della storia dell'emigrazione abruzzese. A 56 anni di distanza da quel dramma, che costo' la vita a 262 minatori, 61 dei quali abruzzesi, quel sacrificio non puo' e non deve essere dimenticato". Lo afferma il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, in occasione dell'anniversario dell'incidente avvenuto l'8 agosto 1956 nell'impianto minerario belga del Bois du Cazier.

"Oggi - continua Pagano - il mio pensiero va non solo ai familiari e ai discendenti di quei lavoratori, ma va soprattutto alle giovani generazioni, cui deve arrivare forte il messaggio dei valori che ci hanno lasciato i minatori di Marcinelle, in quegli anni impegnati a contribuire alla costruzione di una societa' migliore con il loro duro lavoro.

Dal 2001 - aggiunge il Presidente - l'8 agosto e' la 'Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo', un'occasione per tributare un doveroso omaggio ai tanti nostri connazionali che, emigrati alla ricerca di un futuro piu' sereno per le proprie famiglie, sono stati sfruttati e discriminati, arrivando a pagare con la vita condizioni di lavoro disumane. Episodi che, a distanza di tanti anni, devono ancora farci riflettere e spingerci a combattere qualunque forma di intolleranza e razzismo. Fenomeni che, purtroppo, negli ultimi tempi stanno tornando prepotentemente alla ribalta, complice certamente la congiuntura economica che il Paese sta attraversando.

I minatori di Marcinelle sono il simbolo, invece, di un gruppo unito e affiatato nell'affrontare le sfide quotidiane nel Belgio degli anni Cinquanta, sempre pronti ad aiutarsi gli uni con gli altri per superare i momenti difficili prescindendo dalle diverse nazionalita'. Un esempio - conclude Pagano - che non dobbiamo mai dimenticare". 

SCHIFANI, RINNOVARE IMPEGNO PER LAVORO PIU' SICURO 

"In occasione del cinquantaseiesimo anniversario della tragedia di Marcinelle, vorrei rendere omaggio ai 262 minatori, 136 dei quali erano italiani, che l'8 agosto 1956 persero la loro vita in quella miniera". Cosi' il Presidente del Senato, Renato Schifani, in una dichiarazione rinnova l'impegno "irrinunciabile" a garantire condizioni ambientali "sempre piu' sicure e rispettose della dignita' umana e per evitare il ripetersi delle inaccettabili morti bianche".

"Il sacrificio di questi uomini e' stato ed e' ancora oggi per tutti noi emblema di una generazione che, spinta ad emigrare alla ricerca di un futuro migliore, si e' trovata spesso a confrontarsi con condizioni difficili di vita e di lavoro. E' il ricordo - aggiunge il Presidente Schifani - di un martirio che si e' fatto storia, ma che al contempo rinnova la sua attualita' ogni volta che i fatti di cronaca ci danno testimonianza di nuovi incidenti sui luoghi di lavoro. Il nostro impegno per garantire ai lavoratori condizioni ambientali sempre piu' sicure e rispettose della dignita' umana e per evitare il ripetersi delle inaccettabili morti bianche deve fare tesoro di questa memoria storica. E' un dovere irrinunciabile che ricade su ciascuno di noi, come dipendenti o imprenditori, cittadini o membri delle istituzioni rappresentative". "Nell'auspicio - conclude il Presidente del Senato - che specialmente i giovani sappiano fare tesoro dell'abnegazione dei minatori di Marcinelle, porgo ai familiari delle vittime il mio commosso pensiero".


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