Marco Verrati: dall’Abruzzo al PSG

27 Settembre 2021   16:00  

La vittoria dell’Europeo 2020 se vogliamo possiamo paragonarla in parte al Mondiale del 2006, con gli azzurri che non partivano favoriti guardando i siti scommesse, ma grazie alla capacità di fare gruppo sono riusciti a portarsi a casa il trofeo.

Nella rosa di Lippi erano presenti due giocatori abruzzesi e avevano i nomi di Massimo Oddo e soprattutto di Fabio Grosso entrato nel cuore degli italiani con il gol in semifinale contro la Germania e la rete decisiva dal dischetto contro la Francia che dopo più di vent’anni ci ha permesso di riportare nel nostro paese la Coppa del Mondo.

Nel gruppo di Mancini invece era presente Marco Verratti che è stato convocato anche se aveva accusato alcuni piccoli problemini fisici nell’ultimo periodo, ma il Ct ha dimostrato di aver fiducia in lui con il centrocampista che lo ha ripagato appena ha ritrovato la condizione giusta per scendere in campo.

Oggi vogliamo parlare proprio di Verratti che probabilmente possiamo considerare come il giocatore abruzzese più forte di sempre.

Il centrocampista è nato a Pescara il 5 novembre del 1992 e proprio con la squadra biancoazzurra inizia il suo percorso di crescita.

A 15 anni esordisce in un match di coppa italia e pochi giorni dopo fa il suo debutto da titolare il Lega Pro  schierato titolare con la maglia numero 10, stessa cifra di presenze che collezionerà in prima squadra nella sua prima stagione.

L’anno successivo trova la sua prima rete assoluta tra i professionisti in coppa Italia e riesce a segnare in campionato, disputando solo 8 partite. La squadra abruzzese riesce a raggiungere la promozione in Serie B arrivata attraverso lo scoglio dei playoff che viene superato.

Nella nuova categoria la società decide di puntare sul pescarese Eusebio Di Francesco, che crede molto in Marco Verratti e nonostante la giovane età decide di affidargli le chiavi del centrocampo.

L’esplosione definitiva avviene la stagione successiva con Zeman.  Il modulo del boemo è il classico 4 3 3 e quindi non è previsto il ruolo di trequartista così Verratti arretra di qualche metro trasformandosi da fantasista a regista, abile a recuperare i palloni e impostare rapidamente il gioco.

Quella squadra, con Insigne  e Immobile, gioca un bel calcio e fa divertire, riuscendo a coincidere spettacolo e risultati visto che a fine stagione arriva una storica promozione in Serie A.

Verratti durante l’anno ha dimostrato di essere uno dei migliori nel suo ruolo e arrivano le prime offerte di mercato più una convocazione in nazionale a suo modo storica visto che non ha ancora fatto il suo esordio in Serie A. Esordio che a distanza di anni non è ancora avvenuto perché a 19 anni viene acquistato dai francesi del Paris Saint Germain per 12 Milioni di euro, cifra che ha lasciato qualche rimpianto alle squadre del nostro campionato visto che con il passare del tempo Verratti si è imposto a livello internazionale come uno dei migliori al mondo.

Viene definito dagli addetti ai lavori come un playmaker tecnico che riesce ad essere sempre reattivo nel proteggere il pallone e capace di trasformare da difensiva a offensiva l’azione con una precisione molto alta di passaggi che si mischia a dribbling che disorientano gli avversari. 

Ha sempre dimostrato di avere una grande personalità in campo diventando subito un leader sul quale i compagni possono essere sicuri di contare.

Fisicamente non è imponente, ma riesce a vincere i contrasti buttandosi nella mischia con intelligenza e lucidità, riuscendo a proteggere il pallone con astuzia.

Tra i giocatori ai quali s’ispira bisogna menzionare due leggende come Pirlo e Xavi capaci di giocate che sono diventate insegnamento per Verratti.

Con la maglia dei parigini in 10 anni ha disputato più di 200 partite diventando un giocatore di cui per ogni allenatore era impossibile fare a meno e con lui i francesi hanno vinto 27 trofei facendo di Verratti il giocatore italiano capace di vincere più titoli. 7 sono campionati e molto probabilmente alla fine di questa stagione, con la conferma di Mbappe e l’arrivo di Leo Messi verrànno aggiunti altri trofei in bacheca.

Chissà se in caso di vittoria della Champions League non ci sia la possibilità che Verratti lasci il PSG per tornare in Italia confrontandosi per la prima volta con il campionato di Serie A

 





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