Masterplan, Poca trasparenza e super ricompensa a Task Force,Febbo chiede intervento Corte dei Conti

22 Novembre 2016   11:13  

La corte dei Conti intervenga su quanto deciso dalla Regione e si pronunci sulla legittimità dell'atto adottato

“Si chiede di sapere se, a parere della Codesta Autorità Contabile,   l’Amministrazione  regionale può disporre l’attribuzione di indennità accessorie non ricomprese nei C.C.N.L., qualora siano segnalati dipendenti con qualifica di dirigente o funzionario, incaricato di posizioni organizzative e/o di altre categorie”.

Questa la richiesta inoltrata, attraverso una missiva scritta, alla Corte dei Conti da parte del Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo alla luce della Delibera di giunta n.693/2016 dove viene costituita “una Task Force, composta da personale regionale individuato da ciascun Dipartimento assegnatario degli interventi del Masterplan - Patto per il Sud, alla quale viene attribuito uno specifico compenso aggiuntivo al trattamento stipendiale percepito pari complessivamente allo 0,2% dell’importo degli interventi”.  

Ho deciso di scrivere – spiega Mauro Febbo - all’Autorità contabile, Sezione Regionale di Controllo, poiché ritengo sia esagerato l’ammontare di fondi pubblici assegnati a un gruppo di lavoro composto da dipendenti pubblici scelti tra l’altro senza alcun tipo di selezione.

Quindi,  ho chiesto con una lettera alla Corte dei Conti di pronunciarsi per consentire la verifica dell’eventuale sussistenza di responsabilità connesse alla violazioni di disposizioni di legge che disciplinano sia la corretta gestione delle risorse pubbliche sia quanto  previsto dal contratto collettivo.

Parliamo di una somma pari a ben tre milioni di euro da destinare a uno specifico e ben individuabile gruppo di lavoro e quindi credo che vada fatta chiarezza e se vi siano norme che regolino la materia.

Infatti nella DGR n.693 del 5.11.2016 è previsto un compenso pari allo 0,2 dell’importo degli interventi (che ammontano a oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro ripartito in 77 progettualità), quindi un super premio aggiuntivo di oltre 3 milioni di euro di fondi pubblici che vanno a sommarsi agli emolumenti da destinare a pochi fortunati che, in qualità di dipendenti della Regione, già percepiscono il proprio stipendio.

Mi preme inoltre ricordare  – sottolinea Febbo – come la Corte dei Conti su questa materia si sia già espressa attraverso due pronunciamenti (delibera n.327/2010/PAR del 27.05.2010 e n.666/2010/PAR) dove viene ribadita la onnicomprensività del trattamento economico. 

 Pertanto - conclude Febbo - adesso auspico che anche in questo caso venga fatta chiarezza su una decisione che ritengo alquanto anomala e non in linea con la normativa vigente con il contratto collettivo nazionale del lavoro visto che parliamo della bellezza di tre milioni di euro sottratti ai progetti per pagare dipendenti regionali scelti, tra l'altro, a chiamata". 


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