Maxi frode fiscale: scoperti 26 milioni di euro in crediti d'imposta falsi

25 Febbraio 2025   19:18  

Cinque individui, tra cui quattro campani e un residente nella Marsica, denunciati per una sofisticata truffa sui crediti d'imposta, bloccati oltre 26 milioni di euro.

In un'operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lanciano, è stata smascherata una rilevante frode nel settore dei crediti d'imposta. L'indagine ha portato alla denuncia di cinque uomini, di età compresa tra 22 e 73 anni: quattro originari della Campania e uno residente nella Marsica. Le accuse mosse nei loro confronti includono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica in atto pubblico, concorso in reato e dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.

L'inchiesta, sviluppata dai militari della Tenenza di Ortona, ha svelato un elaborato schema fraudolento. Questo prevedeva la creazione di un portafoglio di crediti d'imposta inesistenti, per un ammontare totale di 26,2 milioni di euro. Tali crediti fittizi venivano generati attraverso documentazione falsificata, come fatture e decreti ingiuntivi, emessi da due aziende operanti rispettivamente nel commercio di veicoli leggeri e nella vendita al dettaglio di abbigliamento. Queste società sfruttavano indebitamente normative destinate a sostenere la liquidità delle imprese, trasformando crediti deteriorati in crediti d'imposta utilizzabili nel proprio cassetto fiscale.

Per impedire l'illecita compensazione, ulteriori cessioni a terzi o richieste di rimborso, e con l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria, sono state attuate misure di sospensione dei crediti falsi tramite segnalazioni agli uffici fiscali competenti. Le indagini proseguono, e grazie all'accesso alle banche dati della Guardia di Finanza, potrebbero emergere ulteriori soggetti coinvolti in questo sistema fraudolento. Come sottolineato in una nota ufficiale, l'azione delle Fiamme Gialle mira a prevenire frodi legate a crediti inesistenti, assicurando che le risorse pubbliche siano effettivamente destinate a famiglie e imprese che ne hanno diritto.

Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di operazioni simili. Recentemente, la Guardia di Finanza di Teramo ha smantellato una rete di evasione fiscale da 20 milioni di euro, coinvolgendo 13 imprenditori tra Abruzzo e Marche. In un'altra operazione, sono stati bloccati oltre 26 milioni di euro in crediti d'imposta fraudolenti, con cinque persone denunciate, tra cui un residente nella Marsica. Questi episodi evidenziano l'importanza di un costante monitoraggio e di interventi tempestivi per contrastare le frodi fiscali e proteggere l'economia nazionale.


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