Merli: "Contro di noi accuse strumentali e ingiustificate"

11 Gennaio 2012   10:31  

Sono finora 409 gli assegnatari e i proprietari di alloggi popolari che sono tornati nelle abitazioni che erano state danneggiate nel terremoto del 6 aprile 2009. In particolare, 181, di cui 140 inquilini e 41 proprietari, in riferimento a case con danni classificati A, 158, di cui 78 assegnatari e 80 proprietari, ad appartamenti B e C, 70 sono invece gli alloggi per i quali sono state messe in atto le procedure di agibilità parziale.A oggi sono 82 le gare di appalto eseguite per un importo complessivo di 28.084.128,18 euro che hanno prodotto lavori per un importo di 20.755.884,3 euro.

Sono questi i dati forniti dai vertici dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) dell’Aquila nel fare il punto della ricostruzione del patrimonio di edilizia pubblica danneggiati dal sisma. Complessivamente sono 1.485 gli appartamenti sui quali si sono registrati danni: 490 classificati con esito “A”, 293 classificati “B”, 23 “C” e 679 “E”: gli interventi di recupero su questi ultimi sono di competenza del Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche Lazio, Abruzzo, Sardegna.

Il commissario straordinario dell’Ater dell’Aquila, Piergiorgio Merli, interviene in un momento nel quale “accuse strumentali e ingiustificate sono piovute sulle modalità e la tempistica dell’intervento dell’Azienda sul patrimonio immobiliare”. “Rigettiamo ogni tipo di rilievo - spiega - perché da quando ci sono state le condizioni abbiamo agito con sollecitudine mettendo in campo ogni azione per far rientrare inquilini e proprietari nelle case. E gli 82 appalti fatti praticamente in un anno, a partire dal 2 agosto 2010, dimostrano che siamo stati efficaci, naturalmente una volta avuti gli strumenti.

Tuttavia siamo coscienti che molte cose sono state fatte, altre rimangono da fare e siamo concentrati nell’accelerare tutti i processi”. "Inutile negare - prosegue - che abbiamo avuto tante difficoltà anche perché abbiamo voluto e dovuto osservare la legge sugli appalti puntualmente e scrupolosamente e questo, se da una parte è garanzia di correttezza, dall’altra detta tempi dilatati".

"A ciò si deve aggiungere il fatto - continua il commissario - che il decreto che ha consentito di ampliare i margini delle forme ristrette delle gare di appalto, alle quali hanno risposto e rispondono centinaia di imprese, è giunto dopo che avevamo esperito tutte le operazioni di appalto. Inoltre rimarco il fatto che i nostri interventi non sono solo tesi alla riparazione dei danni causati dal sisma, ma anche al miglioramento energetico, strutturale e della sicurezza delle abitazioni”.


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