Merlo e l´abruzzese Angeli presentano proposta di legge per la p

07 Ottobre 2006   08:45  
I deputati eletti all’estero, Ricardo Merlo (Gruppo Misto) e l´abruzzese Giuseppe Angeli (An), hanno presentato la proposta di legge "Norme per l’erogazione di una pensione sociale ai cittadini anziani residenti all’Estero". I due parlamentari hanno spiegato che si tratta di "uno degli argomenti più spinosi e complessi della nostra realtà sociale", sottolineando ai colleghi in aula che "non possiamo dimenticare l’esistenza di un’altra Italia, la quale necessita delle stesse attenzioni e prerogative riservate agli italiani che vivono in Italia". La proposta di legge, dunque, "mira a considerare allo stesso modo entrambe le categorie di cittadini italiani". Angeli e Merlo hanno, poi, ricordato che in realtà "la questione della concessione della pensione ai connazionali che risiedono all’estero è un tema che trova trattazione ogni qualvolta si insedia un nuovo governo". Tant’è che se ne trova traccia "già nella seduta del 22 ottobre 1976, durante la discussione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 1977". Eppure, hanno proseguito, "sono passati trent’anni da quella seduta" e "ancora non si è trovata soluzione a questa problematica, anche se tutti i governi ne hanno fatto una propria bandiera, soprattutto nell’ultima campagna elettorale, nella quale gli italiani all’estero hanno giocato un ruolo da protagonisti". Ecco il perché di tale nuova proposta, che giunge proprio da quei "parlamentari aventi nel cuore i connazionali emigrati" e che conoscono "approfonditamente le difficoltà, non solo economiche, che lontani dalla patria si incontrano quotidianamente". D’altra parte, è stato rammentato, "la Corte costituzionale con sentenza 30 dicembre 1985 n.369 ha dichiarato illegittima l’interpretazione in base alla quale la normativa pensionistica e quella infortunistica hanno una applicazione rigidamente territoriale e parla in generale di lavoro italiano all’estero senza condizionarlo al fatto che sia sorto in Italia, intendendo tutelarlo ai sensi dell’art. 35 della Costituzione". La proposta Angeli-Merlo "intende quindi sanare un arbitrio interpretativo in sede di applicazione delle norme e anche dare un sia pur inadeguato, perché minimo nella sua sostanza, riconoscimento al non fortunato impegno di tanti italiani in terra straniera che non può né deve restare ignorato, attraverso l’illegittimo operato di organi amministrativi". Il testo della proposta di legge prevede che l’Inps eroghi ai cittadini italiani ultrasessantacinquenni, nati in Italia e residenti all’estero, un assegno mensile pari all’importo stabilito per i connazionali residenti sul territorio nazionale. Inoltre chiede che sia acceso il conto per le pensioni sociali dei cittadini italiani residenti all’estero. Ad assicurare l’erogazione di tale prestazione dovrebbe essere lo Stato, il quale dovrebbe provvedere annualmente alla intera copertura del conto, con propri stanziamenti iscritti in un apposito capitolo di previsione del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale. Infine, per la concessione del trattamento di pensione sociale, ciascun cittadino italiano residente all’estero presenterebbe domanda su carta libera all’Inps tramite la più vicina rappresentanza diplomatico-consolare, che a sua volta, compiuti i necessari accertamenti, dovrebbe inoltrarla con proprio parere. Ai Consolati spetterebbe anche di predispone per ogni circoscrizione un apposito registro con le indicazioni essenziali per la individuazione del soggetto e della decorrenza del provvedimento concessivo.

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