I deputati eletti allestero, Ricardo Merlo (Gruppo Misto) e l´abruzzese Giuseppe Angeli (An), hanno presentato la proposta di legge "Norme per lerogazione di una pensione sociale ai cittadini anziani residenti allEstero". I due parlamentari hanno spiegato che si tratta di "uno degli argomenti più spinosi e complessi della nostra realtà sociale", sottolineando ai colleghi in aula che "non possiamo dimenticare lesistenza di unaltra Italia, la quale necessita delle stesse attenzioni e prerogative riservate agli italiani che vivono in Italia". La proposta di legge, dunque, "mira a considerare allo stesso modo entrambe le categorie di cittadini italiani".
Angeli e Merlo hanno, poi, ricordato che in realtà "la questione della concessione della pensione ai connazionali che risiedono allestero è un tema che trova trattazione ogni qualvolta si insedia un nuovo governo". Tantè che se ne trova traccia "già nella seduta del 22 ottobre 1976, durante la discussione del bilancio di previsione dello Stato per lanno finanziario 1977".
Eppure, hanno proseguito, "sono passati trentanni da quella seduta" e "ancora non si è trovata soluzione a questa problematica, anche se tutti i governi ne hanno fatto una propria bandiera, soprattutto nellultima campagna elettorale, nella quale gli italiani allestero hanno giocato un ruolo da protagonisti".
Ecco il perché di tale nuova proposta, che giunge proprio da quei "parlamentari aventi nel cuore i connazionali emigrati" e che conoscono "approfonditamente le difficoltà, non solo economiche, che lontani dalla patria si incontrano quotidianamente".
Daltra parte, è stato rammentato, "la Corte costituzionale con sentenza 30 dicembre 1985 n.369 ha dichiarato illegittima linterpretazione in base alla quale la normativa pensionistica e quella infortunistica hanno una applicazione rigidamente territoriale e parla in generale di lavoro italiano allestero senza condizionarlo al fatto che sia sorto in Italia, intendendo tutelarlo ai sensi dellart. 35 della Costituzione".
La proposta Angeli-Merlo "intende quindi sanare un arbitrio interpretativo in sede di applicazione delle norme e anche dare un sia pur inadeguato, perché minimo nella sua sostanza, riconoscimento al non fortunato impegno di tanti italiani in terra straniera che non può né deve restare ignorato, attraverso lillegittimo operato di organi amministrativi".
Il testo della proposta di legge prevede che lInps eroghi ai cittadini italiani ultrasessantacinquenni, nati in Italia e residenti allestero, un assegno mensile pari allimporto stabilito per i connazionali residenti sul territorio nazionale.
Inoltre chiede che sia acceso il conto per le pensioni sociali dei cittadini italiani residenti allestero. Ad assicurare lerogazione di tale prestazione dovrebbe essere lo Stato, il quale dovrebbe provvedere annualmente alla intera copertura del conto, con propri stanziamenti iscritti in un apposito capitolo di previsione del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale.
Infine, per la concessione del trattamento di pensione sociale, ciascun cittadino italiano residente allestero presenterebbe domanda su carta libera allInps tramite la più vicina rappresentanza diplomatico-consolare, che a sua volta, compiuti i necessari accertamenti, dovrebbe inoltrarla con proprio parere. Ai Consolati spetterebbe anche di predispone per ogni circoscrizione un apposito registro con le indicazioni essenziali per la individuazione del soggetto e della decorrenza del provvedimento concessivo.
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