Metalmeccanici: Landini in Abruzzo per difendere gli operai Fiat

09 Settembre 2010   14:51  

"Noi facciamo una proposta perché siamo convinti che le divisioni sindacali aiutino solo le imprese". Lo ha detto il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, a Pescara. "Andiamo dai lavoratori metalmeccanici - ha suggerito Landini - e facciamoli decidere con un quesito molto preciso: volete che il sindacato faccia una trattativa per derogare al contratto nazionale, sì o no?

Se dovesse prevalere il sì come non ci auguriamo - ha detto Landini - anche noi dovremmo riflettere che c'é un problema di rapporto con i lavoratori. Ma se dovesse prevalere che i lavoratori non vogliono le deroghe al contratto e si vogliono tenere il contratto che c'é, nessun sindacato avrebbe il mandato per trattare con Federmeccanica e si potrebbe aprire una fase diversa". "Il tentativo della Federmeccanica e della Fiat è di cancellare il contratto nazionale di lavoro però per noi il contratto del 2008 è ancora in vigore fino al 2012. Non abbiamo alcuna intenzione di accettare le deroghe al contratto nazionale e quindi ci batteremo sia nelle fabbriche che sul piano legale per difendere l'esistenza di un contratto degno di questo nome". Lo ha detto a Pescara il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini.

LAVORATORI LICENZIATI A MELFI OGGI DI NUOVO AD ATESSA
I lavoratori di Melfi licenziati dalla Fiat si augurano che l'azienda non continui ad avere atteggiamenti negativi nei loro confronti e oggi pomeriggio saranno davanti allo stabilimento di Atessa (Chieti) dove ieri non sono stati fatti entrare nello stabilimento. Un auspicio espresso questa mattina a Pescara da due di loro, Giovanni Barozzino e Antonio Lamorte, a margine di una conferenza stampa del segretario della Fiat, Maurizio Landini. "Non c'e'- ha detto Barozzino - rivalsa nei loro confronti. Vogliamo il nostro posto di lavoro, chiediamo - siccome la legge e' uguale per tutti - che qualcuno ci dica perche' non viene rispettata la sentenza emessa dal giudice. Oggi pomeriggio - ha annunciato Barozzino - torneremo ad Atessa col segretario generale e con quello regionale e cercheremo di parlare coi lavoratori davanti ai cancelli, ma asupichiamo di poter entrare dentro, come dovrebbe essere giustamente. Ma se questo non e' parleremo con loro fuori". Barozzini ha concluso dicendo che "la nostra dignita' non la barattiamo con niente". Lamorte si e' augurato che "le questioni del lavoro tornino al centro del dibattito politico. Stiamo aspettando che la politica si svegli e torni a parlare di lavoro".

METALMECCANICI: LANDINI (FIOM) LANCIA REFERENDUM SU CONTRATTO
"Siamo convinti che le divisioni sindacali aiutino solo le imprese, per questo la Fiom Cgil, lancia una proposta. Andiamo dai lavoratori metalmeccanici e facciamoli decidere con un quesito molto preciso: volete che il sindacato faccia una trattativa per derogare al contratto nazionale, si' o no?". E' la proposta lanciata stamane, a Pescara, nella sede della Cgil, da Maurizio Landini, segretario nazionale Fiom.
"Se dovesse prevalere il si' come non ci auguriamo - ha detto Landini -, anche noi dovremmo riflettere che c'e' un problema di rapporto coi lavoratori. Ma se dovesse prevalere che i lavoratori non vogliono le deroghe al contratto e si vogliono tenere il contratto che c'e', nessun sindacato avrebbe il mandato per trattare con Federmeccanica e si potrebbe aprire una fase diversa".

ALFANO FACCIA APPLICARE LE LEGGI
Il segretario della Fiom Cgil, Maurizio Landini, contesta il governo e il ministro Alfano. Parlando a Pescara Landini ha detto che "il ministro, anziche' occuparsi di mettere a punto un processo breve per tentare di salvare Berlusconi, farebbe meglio ad occuparsi di far applicare le leggi di questo Stato, a partire dal far applicare la legge alla Fiat, per far rientrare i lavoratori e farli lavorare". "E' una cosa - ha aggiunto Landini - che nei prossimi giorni abbiamo intenzione di rendere esplicita e di trovare il modo affinche' diventi un punto su cui lui debba rispondere al Paese, visto che dovrebbe fare il ministro e rappresentare i diritti dei cittadini".
Landini non ha risparmiato critiche al governo. "Mi pare - ha commentato - che oggi ci sia un governo che non sta affrontando i problemi delle persone che noi rappresentiamo. Le cose che stanno discutendo in Parlamento e gli atteggiamenti che il governo sta avendo, penso anche al ministro Sacconi, vanno esattamente nella direzione opposta, di cancellare i diritti e di sancire l'idea che per uscire dalla crisi bisogna cancellare i diritti. Credo - ha concluso - che questa politica del governo sia un danno per le persone che lavorano e per il Paese in senso generale e credo che ci sarebbe bisogno che la politica si occupasse maggiormente dei problemi di chi lavora, cosa che non sta facendo".


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