Metanodotto Snam, Di Pangrazio suona la carica dei contrari

17 Febbraio 2011   14:52  

''La forte mobilitazione che da diversi mesi vede impegnate le popolazioni del centro Abruzzo e dell'Aquilano per bloccare il progetto del metanodotto adriatico, va condivisa e sostenuta con convinzione e determainazione".

Lo sostiene il Vice Presidente della Commissione Lavori Pubblici Giuseppe Di Pangrazio (PD), parlando del metanotto Brindisi-Minerbio (di 691 km) che attraversa in Abruzzo buona parte della provincia dell'Aquila, in zone alto rischio sismico e di grande rilevanza ambientale.

Finora la Regione - ha proseguito Di Pangrazio - non ha assunto in proposito adeguate iniziative politico-istituzionali cosi' come invece imporrebbe la gravita' del caso.

Ai cittadini di queste aree va garantito, infatti, il diritto alla salute attraverso il controllo costante del rischio ambientale e proprio per questa ragione ho sollecitato oggi il Presidente Chiodi a recuperare un ruolo guida in questa vicenda, interessando subito la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e la Conferenza Unificata Stato-Regione, perche' questa 'vertenza' assuma carattere nazionale. Ma c'e' di piu'.

Al Presidente del Consiglio regionale Pagano, presidente di turno della Calre (conferenza delle assemblee legislative regionali), ho rivolto l'invito a trovare la giusta solidarieta' delle regioni europee attorno a questa vicenda. Speriamo che nessuno possa d'ora in poi sentirsi estraniato da questo problema che non e' una 'questione solamente territoriale' ma una priorita' per tutto l'Abruzzo".

Di Pangrazio si dice inoltre convinto che "il modello 'marca-Adriatica' tra le regioni Marche-Abruzzo-Molise forse possa essere funzionale a raggiungere questo obiettivo, sviluppando un confronto positivo nel quadro di una politica solidale per la costruzione della cosidetta macro-regione".






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