Michele Sborgia consegna la pistola ed esce abbracciando la moglie

22 Gennaio 2013   07:29  

Poco prima delle 22.30 Michele Sborgia si convince ad uscire dal Punto SNAI in cui era asserragliato dalla mattina, consegna la pistola, abbraccia la moglie e viene scortato in caserma dalla polizia.

Il folle giorno è finito, Sborgia 53 anni di professione costruttore è, fra l'altro,  uno degli indagati per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio dal sostituto procuratore Gennaro Varone nell'ambito dell'inchiesta sul Comune di Spoltore.

Oggi dice di essere vessato dalla sua banca: "Sto facendo una battaglia contro una banca che ci ha tolto la possibilità di onorare gli impegni presi e sto facendo una battaglia per proteggere i miei clienti, cioe' quelli che hanno acquistato casa da noi".

Sborgia si riferisce alla costruzione di un grosso complesso del valore finale di 9 milioni di euro per il quale, a suo dire, la sua banca non gli assicura liquidità fino alla conclusione dei lavori.

Per tutto il pomeriggio le forze dell'ordine hanno cercato di mediare con l'istituto di credito, Sborgia desiderava solo avere rassicurazioni formali, che, dice, non gli vengono fornite, gli parlano solo telefonicamente o in modo verbale. Di qui l'esasperazione ed il gesto estremo.

Al momento non si conoscono altri dettagli ma la protesta è finita bene scongiurando gesti estremi.


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