Milano (Api): ''Per fermare l'impianto Powercrop serve subito una legge regionale''
"Non basta la risoluzione approvata in Consiglio regionale a chiudere il problema, che potrebbe non essere affatto chiuso". Lo afferma Gino Milano, Capogruppo dell'Api all'Emiciclo, in riferimento al progetto della centrale a biomasse PowerCrop di Avezzano.
"Il documento di natura politica - spiega - come e' una risoluzione assembleare, seppure di alto profilo perche' assunto all'unanimita' dall'organo legislativo regionale, non interrompe di per se' una procedura amministrativa, purtroppo avviata a seguito della pubblicazione del parere favorevole dato un anno fa dal comitato di valutazione d'impatto ambientale per la realizzazione del contestato impianto.
Occorre, ora, varare una legge che dia attuazione cogente alla volonta' espressa da tutti per bloccare l'insediamento a Borgo Incile.
Una legge - continua Milano - formulata semplicemente con un articolo unico e tre commi:
1. Il procedimento per l'autorizzazione della centrale di produzione di energia elettrica a biomasse lignocellulosiche la cui localizzazione e' prevista nel Comune di Avezzano, di cui all'Avviso pubblicato sul BURA Ordinario del 32 agosto 2011, e' sospeso;
2. La Giunta regionale e' incaricata di promuovere una nuova valutazione ambientale nei confronti del Comitato di coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (Cccr-Via) rispetto al Giudizio n.1559 del 7 settembre 2010 e a informare il Consiglio Regionale in merito agli esiti della nuova valutazione:
3. La Giunta regionale, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, propone per l'approvazione in Consiglio regionale un disegno di legge in materia di rilascio di parer di Valutazione di impatto Sanitario". L'esponente dell'Api si dice pronto a presentare il progetto di legge. "Con la sua approvazione - conclude - speriamo ancora all'unanimita', passeremo da una mera dichiarazione di intenti, quale e' la risoluzione, a una norma che invece porra' fine alla questione".
