Un cadavere rinvenuto nelle acque del fiume Sangro sta alimentando l’inchiesta dei carabinieri, con l’autopsia come passaggio cruciale per risolvere il caso.
Il 19 novembre il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, affiderà l’incarico per l’autopsia al medico legale Pietro Falco, dopo il rinvenimento di un cadavere nel fiume Sangro. Il corpo, privo di documenti identificativi, è stato scoperto nella giornata di ieri da un pescatore che, mentre si trovava nei pressi del corso d’acqua, ha segnalato la scoperta. Nonostante i tentativi di collegare la vicenda a denunce di scomparsa recenti, al momento l’identità dell'uomo rimane sconosciuta.
I carabinieri stanno indagando su diverse ipotesi. Le cause della morte, che potrebbero variare dal suicidio a un possibile incidente o addirittura a un omicidio, sono ancora da chiarire. Sebbene non siano stati trovati segni evidenti di violenza sul corpo, la posizione in cui è stato trovato e il contesto circostante alimentano i dubbi su quanto accaduto.
Un altro elemento significativo che potrebbe emergere dall’autopsia è l’analisi delle impronte digitali e delle impronte dentarie, che potrebbero rivelare ulteriori dettagli sulla persona ritrovata.
Il recupero del corpo, che è avvenuto nelle ore serali di ieri, ha visto l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno operato in condizioni difficili a causa delle forti correnti del fiume, alimentato da un afflusso di 40 metri cubi di acqua al secondo dovuto all’apertura delle paratie della diga di Serranella ad Altino.
Le indagini proseguiranno con attenzione nei prossimi giorni, in attesa di un quadro più chiaro che possa fornire risposte alla famiglia della vittima e alla comunità locale.