Montagna e sussidi agricoli al Parlamento Europeo

Notizie da Bruxelles

26 Settembre 2008   17:55  

Il PE chiede più sostegno all’agricoltura di montagna: “Aumentare i fondi al Bio”
Il Parlamento europeo sollecita una strategia UE integrata per la montagna che garantisca i servizi di interesse generale e valorizzi il ruolo multifunzionale dell'agricoltura. ll Parlamento sottolinea anzitutto che le zone montane rappresentano il 40% del territorio europeo (oltre il 50% in alcuni Stati membri come l'Italia) e che in tali zone vive il 19% della popolazione europea. Si rammarica quindi del fatto che la Commissione «non sia ancora stata in grado di elaborare una strategia globale che sostenga efficacemente le zone montane», nonostante le numerose richieste del Parlamento in tal senso. Tra le altre cose, gli Stati membri dovrebbero prevedere ulteriori pagamenti per ettaro per l'agricoltura biologica e per i pascoli estensivi, nonché un sostegno per gli investimenti in strutture di allevamento adeguate alle specie. I deputati esortano la Commissione a elaborare, entro sei mesi, una strategia UE integrata per lo sviluppo e lo sfruttamento sostenibile delle risorse delle zone montane, in base alla quale vengano elaborati programmi d'azione nazionali con concrete misure di attuazione.

“I sussidi ad agricoltori andrebbero ridotti”

I sussidi diretti agli agricoltori europei andrebbero ridotti. Lo ha detto il commissario europeo all'Agricoltura Mariann Fischer Boel, durante un incontro tra i ministri dell'Agricoltura europei ad Annecy, nella Francia orientale. "Ci sono grosse pressioni sul budget dell'Unione Europea e forte competizione per le varie priorità di spesa" ha detto Fischer Boel, che si è chiesta: "Quanti soldi avremo per la Politica Agricola Comune (Pac) nel prossimo blocco di fondi che partirà dal 2013?". Secondo la Fischer Boel "non serve rivedere completamente la Pac, ma alcuni cambiamenti sarebbero necessari". I sussidi diretti agli agricoltori, ha spiegato il commissario, andrebbero ridotti a vantaggio di "aiuti indiretti non legati alla produzione, ma a supporto dello sviluppo rurale e di progetti per l'ambiente". I cambiamenti di cui parla il commissario andrebbero in pratica a modificare l'attuale sistema di sussidi, corrisposti agli agricoltori in base alla quantità di bestiame allevato o a seconda della superficie di terra coltivata. "A prescindere dall'ammontare delle risorse per la Pac dopo il 2013 - ha concluso Fischer Boel - è difficile comunque immaginare che daremo una fetta più piccola di torta agli obiettivi associati allo sviluppo rurale". La Francia, che detiene la presidenza dell'Ue fino a dicembre, sostiene che, soprattutto durante l'attuale crisi che ha visto i prezzi crescere vertiginosamente, è importante mantenere gli attuali livelli di sussidi diretti agli agricoltori.


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