Morra-Moretti: è scontro sulla ferrovia Pescara-Roma

Alta velocità e treni lenti

10 Maggio 2010   13:39  

E' scontro a distanza tra l' Amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Mauro Moretti, l'assessore ai Trasporti della regione Abruzzo Giandonato Morra.

Moretti, nel corso del forum di Piacenza sull'energia ed infrastrutture, avrebbe sminuito l'importanza nel sistema infrastrutturale italiano della tratta ferroviaria Pescara-Roma, considerandola anzi di fatto inutile o comunque non meritevole di attenzioni e finanziamenti. Moretti ha altresì osservato che il bacino di utenza è scarso, come dimostra il fatto che l'autostrada non registra una intensa percorrenza. Meglio sarebbe dunque creare un nodo di scambio a Tivoli, dove gli abruzzesi potrebbero lasciare l'automobile e raggiungere la capitale in treno.

Moretti dimentica però che il potenziamento e velocizzazione della Pescara-Roma, è in cima agli impegni elettorali oramai di generazioni di politici abruzzesi., ivi compresi quelli che compongono l'attuale maggioranza.

'' Le affermazioni di Moretti sono riduttive - ha tuonato dunque l'assessore Morra in un intervista resa al quotidiano Il Messaggero - e, se vogliamo, anche offensive, poiché, in primo luogo non è affatto vero che la città di Pescara conta centomila abitanti e, in secondo luogo, questa ferrovia serve una realtà molto vasta, compresa la Marsica. Moretti, aggiunge Morra considera inutile la ferrovia, poiché c'è l'autostrada sempre vuota. Moretti non tiene conto della particolare situazione geografica dell'Abruzzo interno, dove la mobilità dei cittadini è legata proprio al treno, poiché esistono seri problemi di viabilità, legati a diversi fattori, soprattutto in alcuni periodi dell'anno.

''La ferrovia - osserva altresì l'assessore Morra - non è fatta soltanto di Alta velocità: per riempire i treni diretti a Milano o altrove, bisogna portarcela la gente a Roma. Non è pensabile che da Roma a Milano, 630 chilometri, si va in tre ore e, da Pescara a Roma, 240 chilometri, occorrono quattro ore.''

Ma evidentemente è questo lo scotto da pagare per il miliardario progetto dell'Alta velocità: tagliare le tratte minore, con buona pace dei cittadini che ci abitano.


Del resto le reali intenzioni del governo le aveva forse già anticipate, un anno fa il sottosegretario per le infrastrutture Castelli in risposta ad un'interrogazione del parlamentare Pd Luigi Lusi che chiedeva perché mai fossero stati cancellati i 168 milioni di euro necessari per realizzare i primi investimenti infrastrutturali sulla ferrovia.

'' Il raddoppio della ferrovia Pescara-Roma - aveva affermato Castelli - costerebbe 1,55 miliardi di euro e i lavori durerebbero 8 anni. Perciò la disponibilità dei 168 milioni di euro reclamati non permetterebbe di realizzare alcun intervento significativo''.

L'assessore Morra, entro il mese incontrerà comunque l'assessore ai Trasporti della regione Lazio, per mettere a punto il programma della ripresa dei lavori nella tratta Lunghezza - Guidonia. Un intervento di ammodernamento e velocizzazione a che di questa breve tratta, che non costerebbe cifre faraoniche, determinerebbe grandi benefici ai pendolari abruzzesi.

 


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