Morte al pronto soccorso dell'ospedale di Teramo, avvisi di garanzia a 4 medici ed un infermiere

Eseguita l'autopsia, esami istologici sul cuore

12 Febbraio 2014   12:15  

Sono ancora da chiarire del tutto le circostanze che, venerdì scorso hanno portato alla morte del 73enne Domenico Evangelista dopo un'attesa di cinque ore presso il pronto soccorso dell'ospedale "Mazzini".

In attesa del prosieguo dell'inchiesta, l'autopsia disposta dal pm Luca Sciarretta, cui hanno preso parte anche i consulenti nominati dagli indagati e dalla famiglia ed un rappresentante dell'Asl, è stata eseguita, e sembra aver escluso l'insorgenza di una improvvisa emorragia o di un aneurisma dell'aorta addominale, concentrando quindi le attenzioni sul cuore della vittima, che è stato quindi prelevato al fine di essere sottoposto ad esami isologici presso l'Università di Chieti.

Nel frattempo, la Procura di Teramo ha emesso altri due avvisi di garanzia, portando quindi a cinque (quattro medici ed un infermiere) il numero degli indagati nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo, che per ora resta comunque un atto dovuto.

Sulla vicenda si è espresso anche Giuseppe De Zolt, segretario provinciale del NurSid (il sindacato degli infermieri), che in una nota ha parlato di "ancora un caso di inadeguatezza nell'organizzazione del lavoro al pronto soccorso, oltre che di carenze di organico. Non vorremmo" - prosegue la nota - "che si tentasse d scaricare le responsabilità dell'accaduto sull'anello più debole, ossia l'infermiere, e ci permettiamo con rispetto anche di far rilevare che il modus operandi dei medici del pronto soccorso, sulla cui professionalità non discutiamo, è un evidente e rilevante fattore".


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