Morte nello stabilimento Amadori: si è aperto il processo contro il patron Francesco Amadori

02 Giugno 2011   09:52  

Si è aperto martedì mattina il processo per la morte di un camionista di Nereto precipitato nel piazzale di un allevamento Amadori. Imputati, per l'omicidio colposo di di Remo Giovannini, sono Francesco Amadori patron del gruppo industriale omonimo e suo figlio Flavio entrambi amministratori del gruppo, e un terzo amministratore del gruppo.

Giovannini, all'epoca dell'incidente 54enne, era titolare di un’azienda specializzata nel trasporto di mangimi e dopo aver scaricato il prodotto, utilizzando una delle scale di ferro della struttura, era salito sul silos, nel piazzale di un allevamento di polli del gruppo Amadori, a Villa Lempa di Civitella del Tronto, per chiudere una porticina di metallo rimasta aperta e per evitare che il prodotto si bagnasse con la pioggia. Nel fare questo Giovannini, era precipitato.

Remo Giovannini era padre di tre figli.

Alla prima udienza del processo davanti al giudice monocratico Domenico Canosa, Francesco Amadori non c'era.

Le indagini avviate dopo l’infortunio mortale, portate avanti dalla squadra di polizia giudiziaria della Forestale, misero in luce il mancato rispetto di alcune norme di sicurezza sicurezza sui posti di lavoro. Prima il pm Serena Bizzarri e poi il pm Irene Scordamaglia indagarono i due Amadori e un altro amministratore per omicidio colposo. Per il tragico incidente tre persone furono rinviate a giudizio dal gup Marina Tommolini


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