Morte zio Franco Marini: il cordoglio del sindaco dell' Aquila

"Il suo impegno e le sue straordinarie capacità di studioso sono state encomiabili e la città le ricorderà per sempre". Questo uno dei passaggi del telegramma che il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha inviato al senatore Franco Marini, per esprimere a lui e alla famiglia il cordoglio della Municipalità del capoluogo d'Abruzzo per la morte dello zio, Padre Gabriele Marini.

"A Padre Gabriele - ha aggiunto Cialente - va attribuita piena riconoscenza per la 'perla' che è custodita nel convento di San Giuliano, vale a dire il Museo di Scienze Naturali ed Umane, il cui allestimento e il cui aggiornamento e' stato il frutto delle sue encomiabili doti di ricercatore e della sua incomparabile caparbietà".

Cialente ha inoltre ricordato "la splendida giornata" trascorsa a San Giuliano proprio insieme al senatore Marini (allora presidente dell'Aula di Palazzo Madama e presidente incaricato del Consiglio) e allo stesso Padre Gabriele, lo scorso 3 febbraio, in occasione del compleanno del frate.

"La sua passione per la scienza, che ha affiancato una fede indistruttibile e l'osservanza convinta degli insuperabili valori francescani - osservò Cialente in quella occasione - si è tradotta concretamente in un'opera accorta e paziente, che ha portato a significative ricatalogazioni, quali l'erbario 'Enrico Signorini', oltre 1.260 cartelle della seconda metà dell'800, riclassificato con estrema cura secondo i moderni metodi scientifici, e a pubblicazioni di profondo spessore tecnico, quali i numerosi articoli sui fossili del Quaternario, tra cui quelli sul reperto preistorico che noi aquilani amiamo chiamare e chiameremo sempre, familiarmente, Mammuth.

Senza dimenticare la classificazione instancabile della ricchissima collezione di conchiglie, conservata ed esposta nella sezione di Malacologia del Museo del Convento di San Giuliano. Un lavoro di approfondimento sulle bellezze terrene che Dio ha messo a disposizione degli uomini, che costituirà per sempre motivo di vanto per L'Aquila".

(AGI)