Negazionismo, bufera su Moffa. Anppia e rettore contro il prof

09 Ottobre 2010   08:23  

Non si placano le polemiche intorno alle teorie negazioniste del professore dell'Università di Teramo Claudio Moffa.
Il docente è tornato alla ribalta delle cronache per un video di una sua recente lezione diffusa su internet.
Abruzzo24ore.tv, per mantenere viva la memoria di quanto avvenne durante il nazismo in Europa, ha intervistato Alberto Aleandri dell'Associazione nazionale perseguitati politici.

Questo è un suo scritto:

La lotta dell’uomo contro il potere è la lotta della memoria contro l’oblio.
Viviamo in un’epoca storica in cui il revisionismo si stà trasformando in una serie di comizi ed espressioni ridicole non documentate.
Per liquidare i popoli si comincia col privarli della memoria si distruggono i libri,la loro cultura,la loro storia.
E qulcun’altro scrive loro altri libri,li fornisce di un’altra cultura,inventa per loro un’altra storia.
Dopo di che il popolo comincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è stato.
E il mondo attorno a lui lo dimentica ancora più in fretta.
Smemorato sig Moffa nell’articolo riportato su repubblica del 7/10 si può leggere il succinto resoconto di una sua pseudo-lezione tenuta agli studenti della facoltà di scienze politiche dell’università di teramo .Nel corso delle sue farneticanti affermazioni, ha negato l’immane tragedia della shoah. Il suo revisionismo storiografico d’accatto,non meriterebbe nessuna attenzione se avesse fatto le gravissime affermazioni sull’inesistenza dell’olocausto e delle camere a gas a casa sua davanti ad uno specchio.
Ma, da “cattivo maestro “(m minuscola), quale si è dimostrato di essere,ha raccontato le sue fandonie a giovani desiderosi di apprendere solamente la verità sulle atrocità compiute dai nazisti nei campi di sterminio su oltre 6.000.000 di ebrei,omosessuali,zingari e oppositori dei regimi nazi-fascisti europei.
Forse lei non lo sa, ma in Abruzzo, a lei che rimprovera agli storici autentici di essere inquisitori del terzo millennio,abbiamo avuto una punta di diamante in tal senso:Giovanni da Capestrano,fatto poi santo in una sua lettera datata 6/1/1406 tutt’ora leggibile nel museo di Capestrano,Giovanni inquisitore generale degli eretici scrisse a tutti gli uomini della Transilvania encomiandoli per la loro fede ed invitandoli a bruciare le Sinagoghe degli eretici Valacchi,Rasciani e Ussiti costringendo i loro sacerdoti ad andare in esilio.
Analoga sorte in abruzzo è toccata agli ebrei reclusi e confinati nei numerosi campi di concentramento.
Per concludere i nazisti,in combutta con i fascisti hanno compiuto moltissime stragi. Mi limito a ricordare quella dei 9 martiri Aquilani,di Onna di Filetto di Pietransieri e tante altre.
Se vuole continuare a negare cio’ che le tombe dei nostri martiri continuano ad urlare vada nei luoghi citati e legga nomi e date.
Di notte poi dorma con i calzini ai piedi: i fantasmi da lei negati si trasformano in spettri. Il loro principale divertimento? Fare solletico ai piedi fino a morirne.

Alberto Aleandri e Antonio Gasbarrini


Sulla vicenda è intervenuto stamattina anche il rettore dell’Università degli Studi di Teramo, prof. Rita Tranquilli Leali, che ha dichiarato: «Come rappresentante dell’Ateneo di Teramo e come docente, insieme ai Presidi di Facoltà, esprimo con fermezza il più totale distacco dalle affermazioni del professor Moffa; come persona, sono pervasa da sentimenti di profondo dissenso e disagio morale. Sento il dovere di sottolineare che, al fine di garantire la piena correttezza e coerenza dell’insegnamento con i valori affermati costantemente nel nostro Ateneo, il Senato Accademico, nella seduta dell’8 ottobre 2009, nell’esaminare la proposta di attivazione del Master “Enrico Mattei in Vicino e Medio Oriente” – pervenuta con il parere favorevole unanime della Facoltà di Scienze Politiche – aveva deliberato di dare mandato alla stessa Facoltà di Scienze Politiche di porre in essere ogni possibile cautela affinché fossero correttamente perseguiti gli obiettivi formativi e gestionali del Master in questione. D’altro canto, le “affermazioni”, come quelle esternate dal Moffa, non possono trovare giustificazione nel principio costituzionale della libertà di insegnamento, la cui portata ha radici e contenuti che non sembrano circoscrivibili nell’ambito di quanto apoditticamente divulgato dal professor Moffa. Il Senato Accademico, martedì prossimo, valuterà il comportamento del professor Moffa e assumerà le opportune determinazioni, sia in ordine al coordinamento del Master, sia con riguardo allo stesso professor Moffa».


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