Neonati morti: In un paese normale, le condoglianze ai genitori e poi la ricerca della verità.

Lunedì verranno rese pubbliche "le carte", fornite dalla ASL

15 Maggio 2011   09:13  

LA PREMESSA

In un paese normale la reazione a tre neonati morti è quell più naturale, quella del dolore e del rispetto.

In un paese normale la reazione a tre vite stroncate sul nascere è quello delle condoglianze e del silenzio se non si hanno cose intelligenti da dire.

In un paese normale se non si è capaci di dirigere o amministrare si va a casa prima che ti ci mandi la magistratura.

In un paese normale il nostro articolo sarebbe visto oggettivamente, ma sarà senz'altro travisato e noi ce ne prenderemo la responsabilità.

 

LA CRONACA

La dura e oggettiva cronaca ci si mostra cruda come sempre, un batterio (o meglio due) "spuntano" da, forse, un erogatore di sapone, il germe si propaga ed infetta cinque neonati nel reparto di neonatologia intensiva dell'ospedale di Pescara (proprio lo stesso che a L'Aquila dei medici rispettosi dei protocolli di sicurezza hanno "chiuso" per mancanza di personale), di lì tre bambini nati già con problemi, ma come riferiscono le famiglie, in via di guarigione vengono infettati dal batterio e iniziano la loro lotta per la vita. Le cure vengono predisposte ed erogate con solerzia, ma per loro non c'è comunque nulla da fare e muoiono nel silenzio generale uno dopo l'altro nel giro di pochi giorni.

 

INDORARE LA PILLOLA

"L'ospedale ha avuto una pronta reazione", "in 48 ore si è isolato il batterio e lo si è neutralizzato", "anche negli ospedali americani sarebbe stato difficile reagire ad una simile emergenza", "imprevedibile come un terremoto".

Sono solo alcune delle affermazioni del manager della ASL di Pescara D'Amario alle domande del nostro giornalista all'indomani della scoperta pubblica del problema (oltre una settimana dopo dell'accaduto) durante l'inaugurazione di un nuovo e efficentissimo reparto nell'ospedale di Popoli, anche qui inaugurare in pompa magna un nuovo servizio con il dramma a pochi chilometri, ma si sa a Popoli si vota oggi e domani e non si poteva rimandare un po' come la festa scudetto del Milan.

Affermazioni che hanno fatto discutere e faranno discutere, ne parla l'associazione Codici al telefono con la nostra redazione, ne parlano il Presidente della Commissione d'inchiesta della Camera On. Leoluca Orlando e Ignazio Marino, presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, ne parla, infine, il padre di Chiara bambina nata morta all'ospedale di Pescara poco più di un anno fa.

 

IL RISPETTO INNANZITUTTO

Ancora nessuno fa le proprie condoglianze ufficiali ai genitori dei bambini morti.

La ASL tace, la politica tace, come al solito si fa una gran cagnara, ma del dolore quelle famiglie nessuno si fa compartecipe.

 

LE PAROLE SONO IMPORTANTI

Il Presidente Chiodi afferma: "La vicenda della morte dei tre neonati prematuri mi ha colpito molto dal punto di vista umano e voglio che sia fatta piena luce su quanto accaduto".  Rimane che il reparto di neonatologia - prosegue il Presidente e Commissario alla Sanità - è una delle eccellenze del sistema sanitario regionale che tratta casi clinici molto delicati, con esiti positivi tra i più alti d'Italia".

Solo ieri il Sindaco di Pescara Luigi Arbore Mascia afferma: "Esprimo vicinanza e solidarietà alle famiglie, ma confermo l’elevata qualità ed eccellenza dell’ospedale di Pescara; sarà impegno di tutte le Istituzioni adoperarsi per evitare il ripetersi di tali drammi”.

A casa mia si dice un colpo al cerchio ed uno alla botte.

 

LE DIMISSIONI E IL FALLIMENTO POLITICO E AMMINISTRATIVO

Se di fronte a un tale dramma non si fa un minimo di autocritica allora siamo di fronte alla allucinazione politica.

Sia chiaro le colpe verranno vagliate dagli inquirenti e sanzionate dalla magistratura, qui si parla d'altro.

Tre neonati morti e nessuna dimissione, nessuno che si prostri il capo di cenere e dica: "Signori mi spiace era imprevedibile ma io che ho la responsabilità morale oltre che formale della mia squadra operativa ho il dovere, ripetiamo morale, di lasciare ad altri. Tre neonati morti, anche senza una colpa tangibile ed umana, anche senza la chiusura dell'inchiesta, non mi permettono più di rappresentare e di amministrare con lucidità, mi dimetto e aspetto con serenità il giudizio della magistratura".

Macchè, qui gli unici faziosi, capziosi, calcolatori, fraudolenti, tendenziosi, fasulli, finti, ingannevoli, dolosi, falsi, subdoli, interessati, partigiani saremo noi che abbiamo scritto queste righe.

Bel paese il nostro paese normale!

 

(Ecco per cosa si dimettono i politici all’estero)


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