Neonati morti a Pescara, per Chiodi "evento avverso, imprevedibile e improvviso"

16 Maggio 2011   21:12  

Un "evento avverso, ovvero una imprevedibile ed improvvisa evenienza negativa che ha verosimilmente causato la morte di 2 neonati, estremamente prematuri e sottopeso".

E' quanto emerge dai rapporti rimessi nelle mani del presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, successivamente ai decessi dei neonati avvenuti nel reparto di Neonatologia di Pescara. Sempre sulla base delle informative, così come riferito dal Presidente nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi Pescara, alla presenza del direttore generale della Asl di Pescara, Claudio D'Amario, del sub commissario alla Sanità, Giovanna Baraldi, e del commissario dell'Agenzia sanitaria regionale, Angelo Muraglia, "si è verificata un' infezione sincrona da parte di un germe opportunista, la Serratio marcescens, in grado di causare danni solo a neonati ad alto rischio.

Altri tre neonati sono stati coinvolti ma si è trattato di infezioni meno gravi e già curate o di semplice colonizzazione". Pur manifestando una partecipazione al dolore dei familiari dei due bimbi, il direttore D'Amario si è soffermato sulla "rapidità della diagnosi e della risposta igienista, grazie a diagnosi ultrarapide di infezioni batteriche su sangue neonatale, con tecnologie di amplificazione del Dna".

D'Amario ha anche spiegato che episodi di infezioni in ospedale "sono una costante" secondo quando testimoniano anche le statistiche europee che danno l'incidenza dei decessi per infezioni batteriche equivalenti a quelle per incidenti stradali.

"Per questo - ha detto - il nostro compito è quello di esasperare i sistemi di controllo, magari anche creando zone filtro che impediscano ai batteri, con i quali noi quotidianamente conviviamo, di diventare patogeni allorché entrano in contatto con soggetti fortemente immunodepressi".

Nel ricordare che epidemie mortali da Serratia hanno coinvolto nel passato gli ospedali di Ancona, Roma, Napoli, Modena, Cagliari, Pavia e Milano quello occorso all'ospedale di Pescara "è stato il meno grave ed il meno protratto, oltre che non essere mai stato isolato in precedenza".

Su questo Chiodi ha ulteriormente commentato che non vi sono state altre epidemie da germi opportunisti negli anni recenti, come testimoniano i tassi di mortalità registrati dal 2008 ad oggi, tassi che sono bassi in assoluto e indicano una sensibile, progressiva riduzione dei decessi negli ultimi anni, a fronte di un incremento dei ricoveri di neonati gravemente prematuri o compromessi, spesso provenienti dal resto della Regione".

Sul piano del rispetto delle procedure e dei protocolli nella vicenda di Neonatologia, il Presidente ha sottolineato che sono tutt'ora in corso controlli "per accertare che tutti i comportamenti siano stati conformi". I rapporti saranno inviati al Ministero della Salute, alla Commissione nazionale d'inchiesta sulla sanità, all'Osservatorio per le buone pratiche cliniche, mentre, come riferisce infine il presidente Chiodi - i carabinieri del Nas di Pescara, su disposizione della locale Autorità giudiziaria "hanno avviato controlli sull'evento avverso, acquisendo documentazione sanitaria sui neonati ricoverati e verificando gli interventi posti in essere per fronteggiare l'infezione.


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