''Nessuno si presenta in Commissione 20 milioni di richieste di pagamento giacciono nei cassetti''

Riceviamo dai consiglieri comunali Enzo Del Vecchio Camillo D’Angelo Gianluca Fusilli del Pd e pubblichiamo.

'' L’allarme lanciato qualche giorno fa dai consiglieri del Partito Democratico che avevano denunciato ammanchi milionari nella cassa del Comune di Pescara aspettavano risposta nel corso della Commissione Finanze di questa mattina che prevedeva l’audizione dell’Assessore e dei Dirigenti comunali del Settore competente.

Invece, dopo il poco rassicurante comunicato stampa dell’Assessore Filippello, nessuno degli invitati si è presentato in Commissione e lasciando ai consiglieri l’amarezza e lo sconcerto delle pessime notizie che comunque arrivano dagli uffici contabili che sconfessano le poco accorte parole dell’Assessore Filippello.

Infatti, l’improvvido assessore aveva mostrato una altezzosa sicumera assicurando che per la copertura per quelle richieste giacenti in Ragioneria si sarebbe ottemperato con le somme che l’ACA deve al Comune.

Una notizia che ha contribuito a gettare ancor più nel panico le decine di imprese che attendono la liquidazione dei lavori svolti ben sapendo, soprattutto dopo le polemiche di questi giorni, di quale stato di liquidità disponga l’ACA e che, di conseguenza, il loro diritto con queste premesse non potrà trovare alcuna soluzione.

Una situazione drammatica che può solo peggiorare poiché le risorse maggiori che il Comune deve incassare per TARES ed IMU non arriveranno prima del prossimo mese di luglio e, soprattutto, quando saranno maturate ulteriori e cospicue spese dovute alla normale gestione del Comune a cui si sommerà tra maggio e giugno anche il pagamento della rata mutui per altri 10 milioni di euro.

Questa è la consapevolezza dell’amministrazione Mascia. La delicatezza del momento dovrebbe consigliare una politica di revisione e di contenimento della spesa, soprattutto di quella inopportuna ed anacronistica per opere pubbliche quali Corso Vittorio Emanuele o la pedonalizzazione di Piazza Italia, e invece, Mascia & C. fanno spallucce e rimandano a quando si dovranno decidere i livelli di tassazione pensando di porre il Consiglio comunale di fronte al “fatto compiuto” ed imponendo, così, ai cittadini un prelievo non sopportabile.

In questo contesto la tensione tra maggioranza ed opposizione è destinata inevitabilmente a salire e non solo per la delicata situazione finanziaria dell’ente ma anche per quel ruggito – dopo quattro anni di belati verso la sua maggioranza e di accuse sterili e puerili rivolte all’opposizione per quel cordone ombelicale che la legava all’amministrazione D’Alfonso messa sotto processo - lanciato dal Sindaco Mascia sulla volontà di riproporre l’Accordo di Programma sulle aree ex COFA in fotocopia con quello non ratificato.

Un velleitarismo irresponsabile da parte del primo cittadino che rischia di esacerbare anche il confronto difficile e complesso legato all’applicazione del Decreto sviluppo, ovvero al Piano Triennale delle Opere Pubbliche, ovvero alla realizzazione del Parco Nord, ovvero all’approvazione del Bilancio 2013, ovvero alla definizione delle aree di Risulta.

Se il Sindaco si è sentito rinfrancato dall’esito del Consiglio comunale di lunedì che ha visto la celere approvazione di due importanti atti deliberativi, giudiziosamente esaminati e confrontati nei lavori delle Commissioni competenti, come la delibera che ha confermato le aree di pericolosità idrogeologiche così come previste dalla Variante delle Invarianti e l’allungamento della concessione alla società comunale Pescara GAS, una società che assicura una gestione ed una trasparenza che dovrebbero essere d’esempio per l’altra società comunale Pescara Parcheggi, sarà bene che non disperda quel metodo partecipativo utilizzato a meno di non voler riproporre lo scontro a tutti i costi nel quale l’opposizione farà valere le proprie buone ragioni e con gli strumenti concessi dal Regolamento e che egli stesso ha ritenuto essere, quando svolgeva il ruolo di oppositore, “democratici”.