Dopo la disavventura alla stazione di Pescara, il giornalista Nicola Porro lamenta la mancanza di servizi, ricevendo una replica dai tassisti locali.
Nicola Porro, noto giornalista televisivo, si è lasciato andare a uno sfogo in diretta social diventato presto virale. Arrivato in tarda serata alla stazione di Pescara Centrale, ha raccontato la sua frustrazione per non aver trovato un taxi disponibile per raggiungere l’albergo. "Abbiamo investito un sacco di soldi in questa stazione, eppure alle mezzanotte meno dieci, sotto la pioggia, non c'è un taxi in vista", ha dichiarato ironicamente Porro, sottolineando come tutto ciò gli apparisse paradossale, considerato che il giorno seguente avrebbe partecipato all'Abruzzo Economy Summit.
Nel suo video, Porro ha raccontato di aver tentato invano di utilizzare servizi alternativi come Uber, ma anche questa opzione si è rivelata impraticabile, poiché la piattaforma non è ancora attiva nella città di Pescara. Il giornalista ha infine risolto la situazione chiamando un amico per farsi accompagnare all’hotel, chiudendo il video con una battuta: "Spero almeno che ci sia un albergo disponibile a Pescara stasera".
L'episodio ha generato un'ondata di commenti sui social, ma non è rimasto senza conseguenze. I tassisti pescaresi, attraverso il presidente del Cotape Abruzzo, Antonio Abagnale, hanno prontamente risposto al giornalista, spiegando le circostanze particolari che hanno contribuito al disagio vissuto da Porro. Abagnale ha infatti precisato che la notte in cui Porro è arrivato, lunedì 16 settembre, il maltempo che stava colpendo l'Emilia-Romagna aveva causato ritardi e cancellazioni dei treni, generando caos nelle stazioni. I tassisti pescaresi hanno un accordo con Rfi per gestire i passeggeri dei treni bloccati o sospesi, ma il numero di richieste è stato eccezionale quella sera, causando un sovraccarico del servizio.
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A rendere la situazione ancora più complicata, ha aggiunto Abagnale, c'erano anche i problemi legati alle modifiche della viabilità intorno alla stazione di Pescara, che hanno contribuito ulteriormente ai ritardi dei mezzi pubblici e privati. "Purtroppo Porro si è trovato a pagare di persona le conseguenze di una combinazione di fattori difficili da gestire", ha spiegato il presidente dei tassisti.
Porro, nel suo sfogo, ha anche evidenziato la contraddizione di dover partecipare a un summit dedicato allo sviluppo economico dell'Abruzzo, parlando di innovazione e crescita, mentre si trovava in una situazione che, a suo parere, rifletteva un evidente disservizio. "Mi trovo a preparare domande sulla new economy abruzzese, ma non riesco nemmeno a trovare un taxi. È assurdo", ha detto il giornalista.
Nonostante le circostanze straordinarie legate al maltempo, lo sfogo di Porro ha evidenziato alcune criticità nei servizi pubblici locali, accendendo un dibattito sulla necessità di migliorare le infrastrutture e i collegamenti, soprattutto in città come Pescara, che aspirano a diventare poli strategici per lo sviluppo economico regionale. La replica dei tassisti ha chiarito parte della questione, ma ha anche sollevato interrogativi sulla capacità di gestire situazioni emergenziali in contesti di alta domanda, come quella vissuta in occasione del maltempo.
L'episodio ha inoltre sottolineato la mancanza di soluzioni alternative come Uber o altre piattaforme di trasporto, che sono presenti in molte città italiane, ma ancora assenti in alcune realtà di medie dimensioni come Pescara. Questo ha aperto un ulteriore dibattito sulla necessità di integrare nuovi servizi di mobilità per rispondere alle esigenze di cittadini e visitatori, soprattutto in momenti critici come quelli raccontati da Porro.