Lavoratori di Abruzzo Engineering in stato di agitazione.
I 195 dipendenti della società consortile per azioni in house della Regione Abruzzo, che ne detiene il 60%, sono preoccupati per il loro futuro lavorativo dopo che la Selex, socio al 30%, ha ritirato le uniche commesse esistenti e la Regione che in base al piano industriale firmato a ottobre avrebbe dovuto garantire una serie di lavori non ha commissionato alcun progetto.
La cassa integrazione che coinvolge già dodici dipendenti si teme che possa interessare anche i 45 lavoratori, all'indomani del sisma delocalizzati fra le sedi di Nepi e Castellammare di Stabia, da questa settimana in ferie forzate dopo la scelta di Selex di ritirare le commesse.
Nessuno, inoltre, accusano i lavoratori, all'indomani del sisma ha tenuto conto delle nostre competenze specifiche. C'è infatti da ricordare che Abruzzo Engineering è la società che aveva effettuato nel 2006 lo studio di vulnerabilità sismica sugli edifici pubblici dell'Aquila; ma la stessa è specializzata in progetti di protezione civile, piani di emergenza, studi di vulnerabilità, cartografie tecniche tematiche.
I sindacati, chiedono di aprire un dialogo con i vertici aziendali e con il presidente della Regione Chiodi.
(MS)