No costituzionale al petrolio, boh sul futuro dei precari

Cornache dall'Emiciclo

02 Novembre 2010   19:07  

Unico, ma comunque importante risultato politico della giornata in consiglio regionale è l'approvazione della modifica di legge ha approvato a maggioranza un provvedimento che apporta modifiche alla legge che blocca ogni ipotesi di attività estrattive degli idrocarburi in Abruzzo.

Le modifiche si erano rese necessarie dopo l'impugnativa, da parte del Governo davanti alla Corte costituzionale, della legge regionale e sono state concordate con gli uffici del Dipartimento degli affari regionali, proprio per evitare nuovi contrasti con le norme nazionali e costituzionali.

''L'obiettivo è e resta quello di difendere il territorio da una deriva petrolifera, la nostra legge non è al ribasso - ha affermato il presidente Chiodi - nel rispetto però della Costituzione. A ciò si aggiunge la presentazione da parte anche dell'Abruzzo di La proposta di legge alle Camere, riguardante il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi in tutto il mare adriatico. .

Per il resto è tutto un prender tempo. Nel caso del metanodotto della Snam, i rischi dovuti ad eventuali terremoti saranno oggetto, promette il presidente Chiodi di un opportuno approfondimento. Rimandato ad altra data l'approvazione delle nuove norme in materia edilizia, che contiene anche la sanatoria dei sottotetti che oramai si aggira da un paio d'anni negli ordini del giorno. C'è poi la drammatica vertenza per i 150 precari della Regione: i contratti sono in scadenza, e la disoccupazione ad un passo.

I consiglieri di tutti i gruppi si sono riuniti per affrontare la vicenda e vedere se ci sono spiragli per garantire almeno un calale privilegiato a chi ha un anzianità di servizio in sede del prossimo ineludibile concorso, convenendo di rimandare le scelte concrete alla prossima seduta.

FT


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