Nomina di Ghilardi a capo dell'Ingv, l'on. Barbato presenta interrogazione: "Si revochi la nomina"

20 Giugno 2012   15:52  

All'interno del dibattito per la nomina di Ghilardi a guida dell'INGV, il deputato Francesco Barbato, Capogruppo IdV - Commissione Finanze, ha presentato un'interrogazione pubblicata su Atti di Indirizzo e di Controllo della Camera dei Deputati. 

Di seguito il testo completo dell'interrogazione al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

"Premesso che:

l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) costituito nel 1999 raccoglie e valorizza le competenze e le risorse di cinque istituti già operanti nell'ambito delle discipline geofisiche e vulcanologiche: l'Istituto nazionale di geofisica; l'Osservatorio vesuviano; l'Istituto internazionale di vulcanologia; l'Istituto di geochimica dei fluidi; l'Istituto per la ricerca sul rischio sismico; 
nato con l'obiettivo di raccogliere in un unico polo le principali realtà scientifiche nazionali nei settori della geofisica e della vulcanologia coopera con numerose università e altre istituzioni di ricerca nazionali e internazionali; 
è attualmente la più grande istituzione europea nel campo della geofisica e vulcanologia e una delle più grandi nel mondo.

Le sedi principali si trovano a Roma, Milano, Bologna, Pisa, Napoli, Catania e Palermo; 
missione principale dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) è il monitoraggio dei fenomeni geofisici nelle due componenti fluida e solida del nostro pianeta. All'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) è affidata la sorveglianza della sismicità dell'intero territorio nazionale e dell'attività dei vulcani italiani attraverso reti di strumentazione tecnologicamente avanzate, distribuite sul territorio nazionale o concentrate intorno ai vulcani attivi.

I segnali acquisiti da tali reti vengono trasmessi in tempo reale alle sale operative di Roma, Napoli e Catania, dove personale specializzato, presente 24 ore su 24, li elabora per ottenere i parametri dell'evento in atto; l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) opera in stretto contatto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR) e ha legami privilegiati con il dipartimento della protezione civile e con le altre autorità preposte alla gestione delle emergenze, sia a scala nazionale che a scala locale. Coopera inoltre con i Ministeri dell'ambiente, della pubblica istruzione, della Difesa e degli affari esteri nel quadro di progetti strategici nazionali e internazionali (http://istituto.ingv.it/).
Il Fatto Quotidiano on line del 15 giugno 2012 riferisce che sarebbe stato nominato direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) Massimo Ghilardi «45 anni, – recita l'articolo – è carabiniere di leva, laureato in Scienze motorie alla Cattolica di Brescia e anche in Sociologia politica a Urbino, iscritto all'Albo dei promotori finanziari e consigliere comunale del PdL a Chiari, piccolo comune lombardo. Nella sua biografia vanta però l'appartenenza al “clan dei bresciani” voluti a Roma dall'ex ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. È stata lei, infatti, a nominare, con chiamata diretta, Ghilardi a capo della direzione generale della Ricerca del Miur (stipendio base 106.628 euro) per “comprovate e qualificate esperienze professionali”. Quali? Difficile dirlo. Di sicuro il nuovo direttore generale dell'Ingv ci sa fare con i conti: ha ricoperto lui l'incarico di tesoriere della corrente-Fondazione pidiellina “Liberamente” capitanata da Franco Frattini, dalla stessa Gelmini e Mario Valducci»; 
sul Corriere.it del 15 giugno 2012 si legge «L'ex ministro dell'Istruzione volle Ghilardi al Miur come dirigente di seconda fascia per lo sviluppo della ricerca (106.628 euro di stipendio base lordo). Ghilardi al ministero era responsabile dell'ufficio di vigilanza e finanziamento degli enti di ricerca del ministero e gestiva un portafoglio da 915 mila euro»; 
l'Italia – riferisce il sito della Protezione Civile http://www.protezionecivile.gov.it/minisite/index.php?dir_pk=249&cms_%20pk=14839 citando dati INGV – è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la frequenza dei terremoti che hanno storicamente interessato il suo territorio e per l'intensità che alcuni di essi hanno raggiunto, determinando un impatto sociale ed economico rilevante.

La sismicità della Penisola italiana è legata alla sua particolare posizione geografica, perché è situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica ed è sottoposta a forti spinte compressive, che causano l'accavallamento dei blocchi di roccia. Dall'andamento della linea nell'immagine si capisce perché, di fatto, solo la Sardegna non risenta particolarmente di eventi sismici;  in 2500 anni, l'Italia è stata interessata da più di 30.000 terremoti di media e forte intensità superiore al IV-V grado della scala Mercalli) e da circa 560 eventi sismici di intensità uguale o superiore all'VIII grado della scala Mercalli (in media uno ogni 4 anni e mezzo). Solo nel XX secolo, ben 7 terremoti hanno avuto una magnitudo uguale o superiore a 6.5 (con effetti classificabili tra il X e XI grado Mercalli). La sismicità più elevata si concentra nella parte centro-meridionale della penisola – lungo la dorsale appenninica (Val di Magra, Mugello, Val Tiberina, Val Nerina, Aquilano, Fucino, Valle del Liri, Beneventano, Irpinia) – in Calabria e Sicilia, ed in alcune aree settentrionali, tra le quali il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale. I terremoti che hanno colpito la Penisola hanno causato danni economici consistenti, valutati per gli ultimi quaranta anni in circa 135 miliardi di euro, che sono stati impiegati per il ripristino e la ricostruzione post-evento.

A ciò si devono aggiungere le conseguenze non traducibili in valore economico sul patrimonio storico, artistico, monumentale. In Italia, il rapporto tra i danni prodotti dai terremoti e l'energia rilasciata nel corso degli eventi è molto più alto rispetto a quello che si verifica normalmente in altri Paesi ad elevata sismicità, quali la California o il Giappone. Ad esempio, il terremoto del 1997 in Umbria e nelle Marche ha prodotto un quadro di danneggiamento (senza tetto: 32.000; danno economico: circa 10 miliardi di euro) confrontabile con quello della California del 1989 (14.5 miliardi di dollari USA), malgrado fosse caratterizzato da un'energia circa 30 volte inferiore. Ciò è dovuto principalmente all'elevata densità abitativa e alla notevole fragilità del nostro patrimonio edilizio; 
l'Italia è dunque un Paese ad elevato rischio sismico ed interessato da fenomeni vulcanici (Etna, Vesuvio, Isole Eolie); 

con la nomina di Ghilardi all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) il Governo ad avviso dell'interrogante contraddice in modo anche assai evidente le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Monti nel discorso al Senato pronunciato il 17 novembre 2011 quando ha sottolineato che «è importante inserire nell'azione di Governo misure che valorizzino le capacità individuali ed eliminino ogni forma di cooptazione»; 
essere un carabiniere di leva, con tutto il rispetto dell'Arma, non rappresenta però quelle «capacità individuali» magnificate da Monti per guidare l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) e l'essere consigliere comunale PdL che gli ha consentito l'approdo al Miur grazie al ministro Gelmini sono quelle –: «forme di cooptazione» sempre abiurate da Monti quali iniziative intendano assumere i Ministri interrogati per revocare tale nomina al fine di garantire che una personalità di elevato profilo professionale ed indiscusso bagaglio formativo, adeguato alla mission da portare avanti possa essere nominato in qualità di direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV); 
se non ritengano opportuno, alla luce dei recenti e ripetuti eventi sismici in Emilia Romagna, che hanno provocato 27 vittime, 15 mila sfollati e 350 feriti, nominare un tecnico di comprovati studi e maturità professionale in materia geologico-vulcanico-geofisica, onde garantire una guida autorevole e con comprovate capacità di coordinamento all'interno dell'istituto e nelle relazioni esterne allo stesso. 


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