Nomine ai vertici partecipate, Cimoroni: "Siamo trasparenti e basate su competenze"

03 Ottobre 2017   12:52  

Nel mese di luglio abbiamo depositato, dichiara Carla Cimoroni, consigliera comunale per Coalizione Sociale una proposta di delibera per rendere trasparente il processo decisionale sulle nomine dei vertici delle società partecipate dal Comune dell’Aquila. Fermo restando la prerogativa che la legge assegna al sindaco sulle nomine, la nostra proposta intende rendere chiaro il processo che porta alle nomine stesse: curricula dei candidati pubblicati sul sito e metodo delle "udienze pubbliche" già adottato da alcune Amministrazioni.

L'udienza pubblica prevede che i candidati rispondano a domande poste da consiglieri comunali, giornalisti e rappresentati di associazioni sulle esperienze maturate nel settore e nella gestione aziendale, nonché su programmi, proposte, intenzioni, riguardanti l'adempimento del mandato. In questo modo i cittadini tutti potranno valutare al meglio le scelte del sindaco e i criteri utilizzati per le nomine dei vertici delle partecipate, che rimangono ovviamente di competenza del sindaco stesso. Ognuno, dati alla mano, potrà rispondere alla domanda: è stata scelta la persona migliore e più preparata per dirigere quell'azienda oppure nella nomina sono prevalsi tutt'altri fattori?

Vorremmo con questo processo favorire la selezione di persone competenti nei vari settori, visto che quelle aziende forniscono servizi essenziali (trasporti, farmacie, gestione dei rifiuti,...), i cui costi vengono coperti anche attraverso tariffe pagate dagli utenti con una ricaduta diretta sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini.

Alcune indiscrezioni stampa, al contrario, ci allarmano in quanto riferiscono che la giunta starebbe procedendo con il metodo spartitorio che tanto ha contribuito alle inefficienze delle società in questione. L'esatto contrario di quello che chiediamo. Non vorremmo, ma temiamo che sia così, che le nomine siano fatte sulla base di interessi partitici, per accontentare qualche candidato consigliere non eletto e nel segreto delle stanze. Ovvio che in questo modo le società partecipate non potranno mai offrire servizi all'altezza delle aspettative dei cittadini e delle tasse che paghiamo.

CHIEDIAMO, continua la consigliera Cimoroni, che la nostra delibera venga finalmente posta in discussione, come da regolamento, al prossimo consiglio comunale e che il sindaco non proceda prima con le nomine. Sarebbe veramente troppo anche per questa amministrazione.

 


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